Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Banca d’Italia, nuova vita come centro commerciale
Palazzo Navasa-Colle sul Liston, recupero da 10 milioni di euro Debutto col ministro D’Incà e i proprietari Chemello-Francavilla
BELLUNO Più che un negozio, una vetrina per la città. Inaugurato ieri pomeriggio il nuovo store di abbigliamento «Stimm» (acronimo di «Shopping therapy in my mind» dei fratelli Casagrande) negli spazi che furono della Banca d’Italia a Palazzo Navasa-Colle, con vista sul Listòn. C’era grande curiosità per scoprire il recupero e valorizzazione voluta dalla coppia Roberto Chemello e Claudio Francavilla, (rispettivamente ex amministratore delegato di «Luxottica» e figlio di Luigi, braccio destro di Leonardo Del Vecchio) riuniti nella società «F&C Project».
L’attesa non è stata delusa. Il recupero del palazzo (un’operazione da 10 milioni di euro) ha donato alla città uno uno spazio prestigioso dove il nuovo, virato in chiave vintage, si fonde con ciò che c’era ed è rimasto. L’occhio va subito al caveau, al piano seminterrato, dov’è stata mantenuta non solo la porta blindata, ma tutto l’impianto originario.Tutto, dal doppio scalone che accoglie il visitatore al suo ingresso agli arredi che recuperano oggetti e simboli del passato, fa respirare un’aria nuova, importante,
Il simbolo Emblema dell’abbandono del territorio da parte dello Stato Ora del rilancio cittadino
par quasi di essere altrove, non a Belluno.
«Ci auguriamo che questa data rappresenti un deciso cambio di marcia — le parole di Chemello dopo il taglio del nastro, davanti al gotha politico ed economico bellunese — e aiuti la rivitalizzazione di una città la cui immagine sembra essersi appannata negli ultimi difficili anni: vetrine spente, negozi chiusi, spostamento di molti uffici verso le periferie. Belluno merita più attenzione, più impegno, più risorse di quante ne abbia fin qui avute».
Di simboli parla anche il sindaco Jacopo Massaro. «Questo palazzo da dieci anni era il simbolo di uno Stato che ha pian piano abbandonato le aree più periferiche — ha chiosato il primo cittadino — Ora invece lo è del recupero di luoghi abbandonati, attraverso i progetti di Rigenerazione urbana. Un investimento complessivo da 40 milioni di euro. Infine, rappresenta tenacia e coraggio dei bellunesi che, anche nei momenti più difficili, decidono d’investire sul futuro».
C’era anche il ministro bellunese Federico D’Incà. «Oggi inauguriamo un gioiello, un lustro per la città. Un investimento importante che si somma a tutto ciò che sta mettendo in campo il governo — ha detto — Dai 700 milioni di euro per Mondiali di sci e Olimpiadi, ai 200 milioni per l’elettrificazione della ferrovia, fino alla gran parte del miliardo di euro stanziato per il post-Vaia».
Palazzo Navasa Colle conta 16 mila metri cubi. Vi prenderà posto anche il marchio per bambini «Charanga» che si aggiunge al preesistente «Intimissimi». Al primo piano a giorni aprirà Banca Generali. E più sopra, con una magnifica vista su Piazza dei Martiri, esclusivi appartamenti.