Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Né mascherine o distanze: stangati 23 giovani in un bar
Montebelluna, il sindaco: «Ma i genitori dove sono?»
MONTEBELLUNA (a.r.t.) Nessun distanziamento sociale e più di qualche mascherina lasciata in macchina o a casa. Nella tarda serata di sabato i carabinieri di Montebelluna hanno effettuato un controllo specifico all’interno di un locale del pieno centro, in piazza Negrelli, per verificare il rispetto delle norme per il contenimento del Covid. Un’ispezione dalla quale sono emerse diverse irregolarità.
Il bilancio dell’attività dei militari è di 23 sanzioni amministrative elevate nei conteriale fronti di altrettanti ragazzi tra i 15 e i 19 anni a cui si aggiunge la segnalazione alla Prefettura del titolare del bar. Secondo quanto appurato dai carabinieri, molti degli avventori del locale non rispettavano le distanze di sicurezza e più di qualcuno non indossava nemmeno la mascherina. Il tutto, stando alle accuse, senza che il titolare chiedesse loro di farlo. Nel corso dello stesso controllo tre minori, dai 15 ai 17 anni, sono stati pizzicati con piccole quantità di hashish e marijuana e maper confezionare dosi.
«Ciò che emerge è una realtà triste sotto due aspetti commenta il sindaco di Montebelluna Marzio Favero -. La prima, per lo più non si tratta di giovani in difficoltà economiche o in situazione di svantaggio sociale, bensì che stanno aderendo a quello stile comportamentale che è diventato una moda a livello regionale e nazionale, che è quello dello scontro tra branchi. La seconda, è la carenza del ruolo dei genitori che non si preoccupano di sapere dove sono i loro figli minorenni nel cuore della notte. La città di Montebelluna non è degradata come qualche maldestro esponente politico locale vorrebbe far apparire».
Favero Non si lasciano minorenni in giro nel cuore della notte