Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sospesi i primi dieci ospedalieri In novanta prenotano il vaccino
Gorini: «Per far fronte alla carenza di personale la politica richiami i medici in pensione»
Dieci dipendenti dell’Usl 2, di cui 8 medici, e altri 80 professionisti della sanità che operano privatamente da ieri sono da considerare sospesi dal lavoro: per i primi ci ha pensato l’azienda sanitaria, emettendo il provvedimento a seguito delle carenti motivazioni per non aver aderito alla campagna vaccinale; per gli altri saranno i rispettivi datori di lavoro e gli ordini professionali a procedere.
Dopo settimane di tolleranza, adesso scatta la linea dura. Questi novanta lavoratori hanno ricevuto una delle 186 lettere del dipartimento di prevenzione che invitava a vaccinarsi entro una data precisa, ma ne mancano altri novanta all’appello e la novità è che si stanno recando ai Vax Point. «Una parte delle posizioni è ancora in valutazione – afferma Stefano Formentini, direttore sanitario dell’Usl 2 -. ma alcuni si sono già vaccinati in questi giorni, altri stanno prenotando la vaccinazione».
Per esempio, è giunta informale comunicazione da una struttura privata che un’infermiera sospesa, che ora si trova all’estero, si è vaccinata nel Paese d’origine: se il documento sarà ritenuto valido dall’Usl 2, potrà rientrare in servizio. Una quota significativa di quelli che sembravano «medici No Vax» alla fine ha aderito alla campagna: è un dato positivo.
«Abbiamo sospeso dal lavoro 10 dipendenti dei quali 2 Usca, 6 guardie mediche e due operatori di altre categorie – continua Formentini -. Per il momento non creano problemi nell’erogazione delle prestazioni. Abbiamo messo in atto tutte le misure necessarie per poterli sostituire in sicurezza garantendo all’utente i servizi essenziali». Gli altri 80 sono farmacisti, psicologi, fisioterapisti e infermieri. Si vanno ad aggiungere ai 35 professionisti per cui sono già scattate le sospensioni la scorsa settimana, 14 infermieri e 21 medici.
Fra le lettere in viaggio ce ne sono alcune destinate ai medici di base: al momento sono 60 i territori della Marca scoperti e, se ai pensionamenti si aggiungeranno le sospensioni dei non vaccinati, ci saranno dei grossi problemi.
«Lo diciamo da prima dell’emergenza Covid – spiega Brunello Gorini, presidente della Fimmg -. Abbiamo anche presentato delle soluzioni all’Usl 2 e alla Regione, richiamare i medici in pensione o affiancare delle segretarie a chi è da solo, ma se la politica continua a non volere e non sapere prendere decisioni ci troviamo sempre in bilico».
L’Usl ha ipotizzato di assegnare