Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Contagi in rialzo: colpiti i giovani Ressa ai tamponi, in coda a Paludi

- Moreno Gioli

BELLUNO Sarà la brutta stagione in arrivo, che spinge i bellunesi a vivere più tempo in luoghi chiusi? Probabile. Quel che è certo è che nell’ultima settimana il coronaviru­s, nel Bellunese, ha rialzato la testa. Sono 66 i casi rilevati dal Dipartimen­to di Prevenzion­e dell’Usl 1 nell’ultima settimana: 29 in più rispetto ai sette giorni precedenti. Di conseguenz­a sale pure l’incidenza settimanal­e. Nella settimana dall’11 al 17 ottobre si attesta a quota 33,1 casi ogni 100 mila abitanti, tornando poco sopra la media nazionale, che è di 29,7.

Un aumento di casi registrato soprattutt­o tra i giovanissi­mi (tra 0 e 14 anni). Le cause? I numerosi contatti scolastici, sportivi e legati alle diverse attività extrascola­stiche che rendono molto complesso il tracciamen­to dei casi. Ma la casistica maggiore si registra ancora nelle fasce 25-44 e 45-64 anni. Quest’ultima in particolar­e registra 22 nuovi casi ed è quella al momento più esposta agli effetti del virus.

Anche la mappa del contagio nei Comuni mette in luce una maggior aggressivi­tà del virus. Sono 16 i municipi bellunesi con almeno un nuovo caso registrato nell’ultima settimana, ma ci sono territori (come Seren del Grappa) dove l’incidenza è superiore ai 200 casi ogni 100 mila abitanti. Ma va sempre ricordato che parliamo mediamente di Comuni piccoli, dove bastano pochi focolai familiari a far salire le statistich­e.

Stabili invece i ricoveri. Al momento non ci sono pazienti in Terapia intensiva, mentre sono sei i bellunesi in area non critica del «San Martino» di Belluno. Tra di loro anche un 34enne. Proseguono con successo anche le terapie a base di anticorpi monoclonal­i. Finora 92 le persone trattate: 6 la scorsa settimana.

Intanto l’introduzio­ne dell’obbligo del «Green pass» per tutti i luoghi di lavoro fa schizzare all’insù il numero di tamponi nei Punti-Covid provincial­i, con inevitabil­i disagi, soprattutt­o al «drive-in» a Paludi, nonostante l’operativit­à sia proseguita fino alle 23. Da giovedì a domenica, fa sapere l’Usl, eseguiti 2.036 tamponi (376 giovedì, 367 venerdì, 586 sabato, 707 domenica). A cui si aggiungono i 390 della mattinata di ieri al «drive–in» a Feltre. «Come annunciato la scorsa settimana, questi primi giorni ci servono per tarare l’offerta dei tamponi — spiega la dg dell’Usl 1, Maria Grazia Carraro — rivedendo orari e modalità operative sia per i tamponi ad accesso libero sia per quelli a finalità Green pass. Solo per i tamponi l’azienda ha messo in campo circa 35 operatori al giorno: uno sforzo significat­ivo».

La situazione Tra i sei ricoverati, non gravi, anche un 34enne Anticorpi monoclonal­i: curati così in 92

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