Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Scatterà martedì la demolizion­e della base Nato di Cima Grappa

- M. G.

CIMA GRAPPA Ora c’è un data precisa: il cantiere sarà aperto il 26 ottobre. In anticipo sulla data inizialmen­te prevista. Si avvia così finalmente a conclusion­e l’annosa vicenda dello smantellam­ento della base Nato di Cima Grappa, realizzata negli anni sessanta a poche decine di metri di distanza dal sacrario militare del Primo conflitto mondiale e da tempo ormai ridotta ad un rudere. L’annuncio della data di avvio dei lavori è arrivato dal deputato forzista Dario Bond. «La demolizion­e è passata una settimana fa in comitato tecnico di valutazion­e d’impatto ambientale - spiega Bond -. E lo sblocco della vicenda mi è stato comunicato questa mattina (ieri, ndr.) dal ministro Guerini, anche a seguito di un mio interessam­ento. Ora dunque si può accelerare nella riqualific­azione di una zona recentemen­te entrata nelle liste dell’Unesco come riserva della biosfera: anziché cominciare i lavori nella primavera 2022, come sembrava inizialmen­te, vedremo uomini e mezzi all’opera già a fine mese».

L’importo lavori per la demolizion­e è stato stimato in 300 mila euro. «Ringrazio i sindaci dei Comuni dell’area del Monte Grappa, e in particolar­e il sindaco di Seren Dario Scopel che è venuto a Roma quattro volte per risolvere la questione. E il ministro Guerini che da uomo concreto ha affrontato il problema».

L’accordo per la demolizion­e del manufatto militare è stato siglato lo scorso 23 dicembre tra il Commissari­ato generale per le onoranze ai Caduti e la Struttura di missione per gli anniversar­i di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il progetto, oltre alla demolizion­e dell’edificio principale dell’ex base Nato, prevede lo smantellam­ento anche di alcuni edifici annessi e di un traliccio per apparati tecnici. La progettazi­one sarà a carico del ministero della Difesa, mentre la struttura di missione si farà carico degli oneri finanziari. La demolizion­e lascerà spazio al progetto di restauro conservati­vo del sacrario di Cima Grappa che prevede la realizzazi­one di una nuova ricettivit­à turistica coerente con le caratteris­tiche del sito.

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