Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il suono della natura
La stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto, firmata da Angius Da Bach a Schubert e Prokofiev
Suono e natura. Ruoterà tutto attorno a questo binomio la stagione 2022 dell’Orchestra di Padova e del Veneto, firmata dal direttore musicale e artistico Marco Angius, che si declinerà dall’8 gennaio al 9 giugno in 10 appuntamenti musicali tutti al teatro Verdi di Padova (info www.opvorchestra.it). Un’anteprima della 56esima Stagione sarà il tradizionale concerto di Natale fissato per il 10 dicembre nella Basilica del Santo. Sulle note di alcune pagine di Johann Sebastian Bach e del suo primogenito Wilhelm Friedemann Bach, il concerto vedrà protagonisti il soprano
Giulia Bolcato in qualità di solista, mentre l’Opv sarà diretta da Filippo Maria Bressan. Uno dei principali fili conduttori di Natura Sonorum, questo il titolo della rassegna, sarà un approfondimento sulla musica di Franz Schubert e in particolare su quattro suoi lavori sinfonici, le Sinfonie «n. 2» (28 gennaio), «5» (12 maggio), «8 Incompiuta» (17 febbraio) e «9 La Grande» (14 aprile). Altro focus sarà dedicato agli interpreti della nuova generazione, a cominciare dal pianista Federico Colli a Padova per interpretare il «Concerto per pianoforte n. 3» di Bartók (8 gennaio) e di Filippo Gorini per il «Concerto n. 2» di Brahms (17 febbraio). Tra le stelle del violoncello, si alterneranno Giovanni Sollima (26 maggio), l’inglese Natalie Clein che si cimenterà con il «Concerto n. 1» di Saint-Saëns (28 gennaio), Valentino Worlitzsch, primo violoncello alla Gewandhausorchester di Lipsia (14 aprile) e Maximilian Hornung che interpreterà il «Doppio Concerto» di Brahms (21 aprile) al fianco della violinista Sarah Christian. Ttornerà la violinista Carolin Widmann, solista per il «Concerto» di Schumann (7 marzo).
Saranno dieci i direttori d’orchestra che saliranno sul podio Opv. Tra questi Roberto
Abbado (8 gennaio), l’israeliano Yaniv Dinur (28 gennaio), il polacco Antoni Wit (17 febbraio), Christian Kunert (14 aprile), la direttrice estone Anu Tali (21 aprile) e Umberto Benedetti Michelangeli (12 maggio), specialista del repertorio classico viennese.I programmi della nuova Stagione affiancheranno brani inconsueti a capolavori della storia della musica. Alla seconda categoria appartengono il Prélude à l’après-midi
d’un faune di Debussy e la Suite dal balletto L’Oiseau de feu di Stravinsky (8 gennaio) così come la musica dell’Ouverture tratta da Le Ebridi di Mendelssohn (28 gennaio) o dal
Franco cacciatore di Weber (17 febbraio). A questi si aggiungono la prima esecuzione nazionale del «Concerto per oboe e orchestra» di Richard Strauss (31 marzo), il secondo «Concerto per violoncello» di Dvorák (14 aprile), le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms e la «Sinfonia n. 96 Il miracolo» di Haydn (21 aprile). Un passo orchestrale tratto dall’opera Nixon in China di John Adams e la Sinfonia Classica di Prokofiev segneranno infine il ritorno a Padova di Wolfram Christ (26 maggio) così come le «Variazioni op. 30» di Webern, Ode di Stravinsky e la «Sinfonia n. 33» di Mozart vedranno il direttore Christoph Poppen (9 giugno).