Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pioggia di milioni per le scuole Fari puntati sugli appalti truffa
Accordo Provincia-Gdf per vigilare sui fondi del Pnrr destinati agli edifici scolastici
TREVISO Il liceo “Flaminio” e l’istituto “Città della Vittoria” di Vittorio Veneto, il “Casagrande” di Pieve di Soligo, il nuovo “Maffioli” di Montebelluna. Sono solo alcune delle scuole sparse in tutta la Marca su cui la Provincia si prepara ad investire circa cento milioni di euro (tra cui 2 milioni per la digitalizzazione). Non si tratta solo di fondi del Pnrr - tanto che alcune delle opere sono già in fase di realizzazione e altre in corso di programmazione - ma anche di finanziamenti provenienti dallo Stato e dalla Regione.
Un tesoro, quello garantito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, da spendere entro il 2026 (al Sant’Artemio c’è la certezza di riuscire a centrare questo obiettivo) ma soprattutto che va difeso dalle mire della criminalità organizzata. Così come già avvenuto qualche giorno fa con il Comune di Treviso (e prima ancora con la Regione Veneto), la Guardia di Finanza, rappresentata dal comandante provinciale Francesco De Giacomo, ha sottoscritto ieri con l’ente presieduto da Stefano Marcon un protocollo d’intesa che prevede un reciproco scambio di informazioni e segnalazioni continue tra la Provincia (dotata di una propria base appaltante) e le fiamme gialle che potranno così intervenire in via preventiva nei confronti di aziende sospette, evitando così di dover poi passare alla fase della repressione (con indagini e provvedimenti giudiziari) o di incappare in problemi nella selezione dei consulenti come per esempio accaduto a Padova nei giorni scorsi.
«Non ci sono ricordi di investimenti così importanti - ammette il presidente Marcon questa è una somma che può attirare l’attenzione di soggetti che non hanno nelle loro attività quello di fare edilizia scolastica ma qualcos’altro. Per questo è un protocollo che serviva e serve».
La provincia di Treviso è la prima in Italia a dotarsi di questo strumento, fondamentale per un ente che dal 2015 è base appaltante per tutti i Comuni della Marca (ad eccezione del capoluogo): in sei anni sono state gestite gare per 451 milioni. «E’ un servizio fondamentale per il territorio e che funziona: finora abbiamo avuto al massimo un paio di problemi, entrambi peraltro risolti. Siamo organizzati, c’è professionalità» sottolinea Marcon.
La prossima settimana lo stesso protocollo sarà firmato dallo stesso Marcon in qualità di sindaco di Castelfranco (5 milioni dal Pnrr, per la rigenerazione urbana) ma a breve si accoderanno anche altre amministrazioni comunali in provincia. Un dato significativo, fornito ieri dalle fiamme gialle, è quello riguardante le aggiudicazioni per appalti legati a lavori pubblici, cessione di beni o di servizi, che nel corso dell’anno 2020 (l’ultimo censito) si sono attestate ad oltre 600 milioni nella sola provincia di Treviso. Nei prossimi anni, grazie al Pnrr, questa cifra è destinata a crescere in maniera esponenziale. Per questo motivo vigilare è fondamentale, soprattutto in un settore delicato come l’edilizia scolastica. «Se questi fondi vanno a finire in mano alle persone sbagliate che poi nell’approcciarsi ai lavori li eseguono con metodi e materie prime che non sono quelle necessarie - conclude il comandante De Giacomo - ci troviamo a dover fronteggiare anche eventi luttuosi, e questo mai vorremmo che succedesse, ricordate la casa dello studente dell’Aquila? Ecco è solo uno dei tanti esempi».