Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pioggia di milioni per le scuole Fari puntati sugli appalti truffa

Accordo Provincia-Gdf per vigilare sui fondi del Pnrr destinati agli edifici scolastici

- Nicola Cendron

TREVISO Il liceo “Flaminio” e l’istituto “Città della Vittoria” di Vittorio Veneto, il “Casagrande” di Pieve di Soligo, il nuovo “Maffioli” di Montebellu­na. Sono solo alcune delle scuole sparse in tutta la Marca su cui la Provincia si prepara ad investire circa cento milioni di euro (tra cui 2 milioni per la digitalizz­azione). Non si tratta solo di fondi del Pnrr - tanto che alcune delle opere sono già in fase di realizzazi­one e altre in corso di programmaz­ione - ma anche di finanziame­nti provenient­i dallo Stato e dalla Regione.

Un tesoro, quello garantito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, da spendere entro il 2026 (al Sant’Artemio c’è la certezza di riuscire a centrare questo obiettivo) ma soprattutt­o che va difeso dalle mire della criminalit­à organizzat­a. Così come già avvenuto qualche giorno fa con il Comune di Treviso (e prima ancora con la Regione Veneto), la Guardia di Finanza, rappresent­ata dal comandante provincial­e Francesco De Giacomo, ha sottoscrit­to ieri con l’ente presieduto da Stefano Marcon un protocollo d’intesa che prevede un reciproco scambio di informazio­ni e segnalazio­ni continue tra la Provincia (dotata di una propria base appaltante) e le fiamme gialle che potranno così intervenir­e in via preventiva nei confronti di aziende sospette, evitando così di dover poi passare alla fase della repression­e (con indagini e provvedime­nti giudiziari) o di incappare in problemi nella selezione dei consulenti come per esempio accaduto a Padova nei giorni scorsi.

«Non ci sono ricordi di investimen­ti così importanti - ammette il presidente Marcon questa è una somma che può attirare l’attenzione di soggetti che non hanno nelle loro attività quello di fare edilizia scolastica ma qualcos’altro. Per questo è un protocollo che serviva e serve».

La provincia di Treviso è la prima in Italia a dotarsi di questo strumento, fondamenta­le per un ente che dal 2015 è base appaltante per tutti i Comuni della Marca (ad eccezione del capoluogo): in sei anni sono state gestite gare per 451 milioni. «E’ un servizio fondamenta­le per il territorio e che funziona: finora abbiamo avuto al massimo un paio di problemi, entrambi peraltro risolti. Siamo organizzat­i, c’è profession­alità» sottolinea Marcon.

La prossima settimana lo stesso protocollo sarà firmato dallo stesso Marcon in qualità di sindaco di Castelfran­co (5 milioni dal Pnrr, per la rigenerazi­one urbana) ma a breve si accoderann­o anche altre amministra­zioni comunali in provincia. Un dato significat­ivo, fornito ieri dalle fiamme gialle, è quello riguardant­e le aggiudicaz­ioni per appalti legati a lavori pubblici, cessione di beni o di servizi, che nel corso dell’anno 2020 (l’ultimo censito) si sono attestate ad oltre 600 milioni nella sola provincia di Treviso. Nei prossimi anni, grazie al Pnrr, questa cifra è destinata a crescere in maniera esponenzia­le. Per questo motivo vigilare è fondamenta­le, soprattutt­o in un settore delicato come l’edilizia scolastica. «Se questi fondi vanno a finire in mano alle persone sbagliate che poi nell’approcciar­si ai lavori li eseguono con metodi e materie prime che non sono quelle necessarie - conclude il comandante De Giacomo - ci troviamo a dover fronteggia­re anche eventi luttuosi, e questo mai vorremmo che succedesse, ricordate la casa dello studente dell’Aquila? Ecco è solo uno dei tanti esempi».

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