Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Rapinano studente, catturata baby gang Ennesimo episodio di violenza in via Roma poco prima di mezzogiorno
TREVISO «Stai zitto e vieni con noi, se non lo fai sei morto».
E’ stato un quarto d’ora di terrore quello che ha passato P.D.P, uno studente 18enne di Casier, che giovedì mattina è stato vittima di una rapina in pieno centro a Treviso. Teatro dell’aggressione l’oramai “famigerata” via Roma, a due passi dalla stazione. Gli autori sono tre ragazzi, di cui due minorenni: si sono avvicinati al giovane con la scusa di chiedergli pochi euro, poi due di loro (il terzo faceva da palo) lo hanno trascinato giù nel sottopasso e gli hanno intimato di darli il portafogli, convinti che dentro ci fosse denaro. Accortisi però che il portamonete era vuoto, glielo hanno restituito. Il ragazzo ha avuto la prontezza di riflessi di chiamare i carabinieri che hanno preso i tre rapinatori mentre stavano aspettando un treno diretto a Conegliano, denunciandoli per rapina.
L’unico maggiorenne del gruppo di malviventi, J.A.M, 18enne di Tarzo, è stato arrestato. E’ comparso ieri mattina in Tribunale a Treviso per il processo per direttissima in cui il difensore, l’avvocato Anna Baggio, ha chiesto termini a difesa. In attesa della nuova udienza, fissata per il 7 giugno prossimo, il giudice ha convalidato l’arresto, fissando la misura cautelare nell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Gli altri due sono stati indagati.
Erano le 11,45 di mattina quando P.D.P., uscito dall’istituto scolastico che frequenta a Treviso, si stava recando alla fermata dell’autobus. «Ho visto tre ragazzi - spiega la vittima che gironzolavano intorno. Due di loro si sono avvicinati chiedendomi se per caso avessi 5 euro ma io ho risposto che non avevo soldi. Allora uno mi ha afferrato per il giubbotto mi ha trascinato giù dalle scale, dicendomi che non dovevo gridare e che sarebbe andato tutto bene se facevo quello che mi dicevano. Io non ho urlato solo perché temevo che fossero armati». «Hanno voluto che li dessi il portafogli - continua
P.D.P. - perché non credevano che non avessi denaro. Ma io, in effetti, in tasca tenevo solo 10 centesimi. Hanno controllato il portamonete e poi lo hanno restituito. Avevo con me anche il cellulare e delle cuffiette ma evidentemente loro volevano soldi». I tre si sono allontanati rapidamente ma non abbastanza da sfuggire ad una pattuglia dei carabinieri, che erano stati allertati dal ragazzo. «Non mi sarei mai aspettato una rapina in pieno giorno conclude - ma ormai via Roma è diventata come il Far West».
La vittima Mi hanno trascinato nel sottopasso della stazione e mi hanno strappato di mano il portafoglio