Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Due trofei in bacheca ma non ci può bastare Questo gruppo fantastico saprà scrivere la

La capitana dell’Imoco e un finale di stagione bollente con scudo e Champions nel mirino: «Vogliamo tutto»

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Tutta la grinta in campo di Joanna Wolosz, regista e capitana dell’Imoco Conegliano (foto Imoco) pure noi.»

Che impatto ha avuto il Covid sulla stagione?

«Vivere due anni e mezzo in questo modo è molto strano. Non è stato facile per nessuno, nemmeno per noi atlete. Il Covid si è fatto sentire eccome, ma siamo riuscite a superare anche quella fase con la forza del gruppo. E credo che da quel momento abbiamo trovato nuove forze».

E pensare che tutti o quasi danno per scontate le vittorie di Conegliano...

«Tutt’altro, abbiamo faticato

in questa stagione, ma abbiamo raggiunto tutte le finali. E l’aver superato insieme i momenti difficili ci ha permesso di arrivare a questo punto della stagione più unite e coese che mai».

Il gruppo è il valore aggiunto di questa Imoco anche grazie all’Imoco Village?

«Non è più un segreto ormai, il gruppo è la nostra forza. Il fatto di vivere insieme ancora di più. In poco tempo possiamo organizzar­ci per trascorrer­e una serata, pur lasciando a ognuna la propria piena libertà».

Un giudizio sulla stagione, fin qui, dell’Imoco?

«Abbiamo fatto un buon lavoro, conquistat­o una Supercoppa e una Coppa Italia, perdendo solo in finale il Mondiale per Club contro il Vakifbank.  Joanna «Asia» Wolosz è nata il 7 aprile 1990 a Elblag, in Polonia. Palleggiat­rice di ruolo, viene considerat­a tra le migliori interpreti della regia a livello mondiale.

  In gialloblù ha vinto tre scudetti, tre Coppe Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Champions e un Mondiale per club.

Possiamo essere soddisfatt­e ma non ci basta. Ci mancano ancora due trofei da poter alzare, anche se non sarà per niente facile».

Prima c’è la finale scudetto: una preferenza tra Novara e Monza?

«Non c’è da scegliere. Ho imparato che quando vuoi vincere, devi battere qualsiasi avversario ci sia sul tuo cammino. E così noi dobbiamo soltanto vedere chi vincerà gara 3 e poi aspettare una delle due, sabato al Palaverde, per la prima sfida di una finale che sarà comunque molto complicata».

E il 22 maggio a Lubiana c’è la finale di Champions, ancora con il Vakifbank.

«Non vedo l’ora di giocare questa partita, anche se prima dobbiamo concentrar­ci sulla finale scudetto. Vogliamo vincere la Champions e prenderci così una rivincita sul Vakifbank che quest’anno ci ha battuto al Mondiale di Ankara. Potremo giocarcela alla pari e credo sarebbe un grande risultato per tutti, perché a Conegliano ognuno dà sempre il massimo, dai presidenti fino ai tifosi».

Da capitana di questa grande squadra: lo sapete di aver scritto la storia?

«Sì, abbiamo fatto qualcosa di storico. Ma io spero che la storia non finisca qui. Sono orgogliosa di essere il capitano di questa squadra e di questo club. Sono qui da cinque anni, abbiamo avuto dei cambiament­i nella squadra ma è rimasta sempre l’idea da parte mia di portare la società al punto più alto possibile. E spero anche di poter continuare a farlo».

E la caccia agli ultimi due trofei della stagione potrete farla con la spinta dei vostri tifosi da record.

«Sono fondamenta­li per noi, vorrei che fosse già sabato per vedere il Palaverde pieno come prima del Covid. Sono sicura che sia in gara 1 che in gara 3 potremo contare sulla spinta del popolo gialloblù: ci darà una marcia in più in una finale che si preannunci­a durissima».

Doppio obiettivo «Lo scudetto è fissato dall’inizio ma sarà durissima, così come la Champions League»

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Chi è
In carriera ha giocato con Gwardia Wroclaw, Bks, Busto, Chemik Police e, infine, Imoco. Con il club gialloblù ha firmato per la prima volta nel 2017.
Alla guida Chi è In carriera ha giocato con Gwardia Wroclaw, Bks, Busto, Chemik Police e, infine, Imoco. Con il club gialloblù ha firmato per la prima volta nel 2017.
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