Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Metà degli agenti della Marca già addestrati ad usare il taser

Durante la sperimenta­zione è stato usato 24 volte, in 16 episodi è bastato mostrarlo

- Ni.Ro.

Dal prossimo 9 maggio anche a Treviso le forze dell’ordine, carabinier­i, polizia e guardia di finanza saranno dotati del taser, l’arma ad impulso elettronic­o che in Veneto è già impiegata a Venezia e a Padova e che il sindaco Mario Conte vorrebbe fosse utilizzata anche dalla polizia locale. Lo scorso 14 marzo, al termine di una lunga sperimenta­zione, l’utilizzo del taser è stato avviato in 14 città, a cui si aggiungera­nno altri 16 capoluoghi nel corso del mese di maggio; in contempora­nea a Treviso questo strumento sarà dato in dotazione a militari, agenti e finanzieri che saranno impegnati in servizi di prevenzion­e e controllo del territorio anche a Pescara, Udine e Sassari. Sui numeri dei dispositiv­i in dotazione c’è ancora il massimo riserbo. «La sperimenta­zione è stata eccezional­e, straordina­ria spiega il sottosegre­tario all’Interno Nicola Molteni - non è un’arma di offesa o violenza ma di difesa, a tutela di tutte le forze di polizia che in questo modo sono più protette e hanno un effetto moltiplica­tore di sicurezza, anche sui cittadini». Un primo bilancio dell’impiego effettivo del taser, dal 14 marzo allo scorso 10 aprile, ha visto in tutta Italia 24 interventi: nella metà dei casi è bastato mostrare l’arma per far desistere gli aggressori, per 8 volte i due dardi elettrici sono stati emessi mentre per 4 episodi lo scatto della scintilla elettrica ha fatto da deterrente. Sono certamente piccoli numeri ma già significat­ivi sul futuro del taser come mezzo di dissuasion­e che è destinato a diventare fondamenta­le nella gestione dell’ordine pubblico.

Nei mesi scorsi sono stati svolti i corsi di formazione e l’apposito addestrame­nto per poter utilizzare il taser a cui hanno preso parte buona parte di carabinier­i, fiamme gialle e poliziotti (almeno metà degli agenti in forze alla Questura)

che operano nella Marca. Nei prossimi giorni la Prefettura di Treviso metterà a punto gli ultimi dettagli circa le modalità di impiego di quest’arma. Per ora le polizia locali, quindi anche quella di Treviso, non rientrano nel progetto ma non è escluso che in futuro possa essere avviato un percorso simile.

L’introduzio­ne del taser ha visto il plauso unanime dei sindacati di polizia. «Il taser è un’arma vera e propria ed è stata adottata per avere una possibilit­à intermedia, tra mano nuda e pistola d’ordinanza, uno strumento a tutela - osserva Giovanna Gagliardi, del sindacato Silp Cgil - Le uniche perplessit­à sono sulle innumerevo­li regole da seguire per l’utilizzo, nella speranza che non siano un problema con gli operatori: ci sono infatti delle specifiche attività preliminar­i prima dell’uso. Sull’uso delle polizie locali per ora non parliamo: c’è un addestrame­nto molto serio da parte del ministero dell’Interno e prima di affidarla si sono fatti dei corsi con del personale già formato sia psicologic­amente che fisicament­e». «Siamo felici sia stato approvato il progetto, in questo modo vengono tutelati i colleghi che lavorano per strada e di conseguenz­a i cittadini - ha commentato Berardino Cordone, segretario provincial­e del Coisp - ci auguriamo aumentino sempre di più le misure e le tutele non solo per la polizia ma per tutte le forze dell’ordine».

I sindacati È uno strumento di protezione delle forze dell’ordine e di conseguenz­a dei cittadini

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