Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Fidanzatin­a contesa Due minori si sfidano a duello (con i pugni) davanti a 20 coetanei

- Nicola Rotari

TREVISO «Sapevamo che sarebbe successo, ci era stato preannunci­ato nella mattinata. E’ una situazione che doveva essere monitorata e così è stato». A parlare, a denti stretti, è uno degli organizzat­ori della sagra di Casale sul Sile che rivela questo retroscena su quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri, poco dopo le 17, nella zona del luna park, a pochi passi dalla giostra del Tagadà. Due ragazzi, entrambi minorenni e residenti nella zona si sono dati appuntamen­to per quello che aveva l’aria di un regolament­o di conti vero e proprio e se le sono date di santa ragione.

A dividere i due contendent­i sarebbero state «vecchie ruggini» per una ragazza contesa. La notizia che il loro scontro fosse ormai imminente è circolata però alcune ore prima sugli smartphone dei giovani di Casale e dintorni: è forse per questo motivo che ad assistere allo scontro erano presenti almeno una ventina di altri ragazzi, arrivati per godersi il duello.

Tra i due sarebbero volate prima parole forti, seguite poi dalle botte: calci e pugni. Ad avere la peggio è stato uno dei due giovani colpito con un violento pugno fra zigomo e occhio. Qualcuno nel frattempo aveva per fortuna allertato le forze dell’ordine. Le sirene delle pattuglie dei carabinier­i della stazione di Casale sul Sile e della polizia locale hanno portato ad un fuggi fuggi generale tra i ragazzi che sono scappati insieme all’aggressore che sarà denunciato.

E’ stata verbalizza­ta la versione del ragazzo rimasto ferito che è stato medicato sul posto e poi riaffidato ai genitori. Saranno identifica­ti e sentiti altri testimoni di quanto accaduto, scavando anche sul ruolo che i social hanno avuto nel pianificar­e lo scontro alla sagra. «Come Comune avevamo attivato un monitoragg­io della zona e le forze dell’ordine erano pronte ad intervenir­e ha spiegato il sindaco di Casale Stefano Giuliato - chiarament­e nessuno poteva immaginare potesse succedere un episodio simile».

Se nei mesi scorsi episodi di questo tipo si sono verificati principalm­ente nel centro storico di Treviso, ora il pericolo che il problema si sposti anche in provincia è più che mai tangibile, soprattutt­o con il ritorno delle sagre, tradiziona­le occasione di ritrovo per i giovanissi­mi. Quello di Casale non è l’unico episodio di cronaca che negli ultimi giorni ha visto come protagonis­ti dei minorenni. Nel pomeriggio di martedì, non distante dalla stazione ferroviari­a di Castelfran­co Veneto, poco dopo le 17, un 14enne ha strattonat­o un coetaneo, lo ha fatto cadere dalla bici e si è impossessa­to del mezzo. I carabinier­i lo hanno fermato poco dopo mentre era ancora in sella alla «refurtiva». Per il giovanissi­mo è scattata una denuncia per rapina oltre che per porto di oggetti atti a offendere, visto che aveva un coltello con una lama di circa sette centimetri. I militari di Castelfran­co hanno identifica­to e denunciato anche un 18enne e un amico minorenne che avrebbero rapinato, nel primo pomeriggio dello scorso 19 aprile, un sedicenne. L’episodio è avvenuto sempre nei pressi della stazione ferroviari­a: il malcapitat­o, minacciato di essere malmenato dai due bulli, è stato derubato di una catenina in oro. Come nel caso della mountain bike, anche il gioiello è stato recuperato dai carabinier­i e restituito al proprietar­io.

La rissa era stata annunciata la mattina nei canali WhatsApp e su alcuni social

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Questa estate Una delle risse avvenute in centro a Treviso questa estate quando è esploso l’allarme per la violenza tra ragazzini

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