Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fidanzatina contesa Due minori si sfidano a duello (con i pugni) davanti a 20 coetanei
TREVISO «Sapevamo che sarebbe successo, ci era stato preannunciato nella mattinata. E’ una situazione che doveva essere monitorata e così è stato». A parlare, a denti stretti, è uno degli organizzatori della sagra di Casale sul Sile che rivela questo retroscena su quanto avvenuto nel pomeriggio di ieri, poco dopo le 17, nella zona del luna park, a pochi passi dalla giostra del Tagadà. Due ragazzi, entrambi minorenni e residenti nella zona si sono dati appuntamento per quello che aveva l’aria di un regolamento di conti vero e proprio e se le sono date di santa ragione.
A dividere i due contendenti sarebbero state «vecchie ruggini» per una ragazza contesa. La notizia che il loro scontro fosse ormai imminente è circolata però alcune ore prima sugli smartphone dei giovani di Casale e dintorni: è forse per questo motivo che ad assistere allo scontro erano presenti almeno una ventina di altri ragazzi, arrivati per godersi il duello.
Tra i due sarebbero volate prima parole forti, seguite poi dalle botte: calci e pugni. Ad avere la peggio è stato uno dei due giovani colpito con un violento pugno fra zigomo e occhio. Qualcuno nel frattempo aveva per fortuna allertato le forze dell’ordine. Le sirene delle pattuglie dei carabinieri della stazione di Casale sul Sile e della polizia locale hanno portato ad un fuggi fuggi generale tra i ragazzi che sono scappati insieme all’aggressore che sarà denunciato.
E’ stata verbalizzata la versione del ragazzo rimasto ferito che è stato medicato sul posto e poi riaffidato ai genitori. Saranno identificati e sentiti altri testimoni di quanto accaduto, scavando anche sul ruolo che i social hanno avuto nel pianificare lo scontro alla sagra. «Come Comune avevamo attivato un monitoraggio della zona e le forze dell’ordine erano pronte ad intervenire ha spiegato il sindaco di Casale Stefano Giuliato - chiaramente nessuno poteva immaginare potesse succedere un episodio simile».
Se nei mesi scorsi episodi di questo tipo si sono verificati principalmente nel centro storico di Treviso, ora il pericolo che il problema si sposti anche in provincia è più che mai tangibile, soprattutto con il ritorno delle sagre, tradizionale occasione di ritrovo per i giovanissimi. Quello di Casale non è l’unico episodio di cronaca che negli ultimi giorni ha visto come protagonisti dei minorenni. Nel pomeriggio di martedì, non distante dalla stazione ferroviaria di Castelfranco Veneto, poco dopo le 17, un 14enne ha strattonato un coetaneo, lo ha fatto cadere dalla bici e si è impossessato del mezzo. I carabinieri lo hanno fermato poco dopo mentre era ancora in sella alla «refurtiva». Per il giovanissimo è scattata una denuncia per rapina oltre che per porto di oggetti atti a offendere, visto che aveva un coltello con una lama di circa sette centimetri. I militari di Castelfranco hanno identificato e denunciato anche un 18enne e un amico minorenne che avrebbero rapinato, nel primo pomeriggio dello scorso 19 aprile, un sedicenne. L’episodio è avvenuto sempre nei pressi della stazione ferroviaria: il malcapitato, minacciato di essere malmenato dai due bulli, è stato derubato di una catenina in oro. Come nel caso della mountain bike, anche il gioiello è stato recuperato dai carabinieri e restituito al proprietario.
La rissa era stata annunciata la mattina nei canali WhatsApp e su alcuni social