Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Via Zanetti, c’è Soncin
Il Venezia cambia: un contratto quadriennale non è bastato a salvare la panchina al tecnico della risalita in serie A. Decisive nella scelta le otto sconfitte di fila
Terremoto a Venezia. A quattro giornate dalla fine la società ha deciso, a sorpresa, di esonerare il tecnico Paolo Zanetti. Al suo posto Andrea Soncin, «promosso» dalla Primavera.
E questo, nonostante le dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane dal presidente Duncan Niederauer, a cominciare da quella dell’8 marzo scorso, che aveva messo a tacere tutte le voci di un esonero dell’allenatore vicentino: «Per quanto riguarda Zanetti — aveva detto Niederauer — è e resterà il nostro allenatore. Abbiamo un accordo: sia il successo che la sconfitta si affrontano insieme. Non abbiamo mai pensato di cambiare. È un allenatore giovane molto bravo, lavora duramente, crede nel progetto, crede nei nostri giocatori e ha davanti a sé un futuro brillante. Un eventuale fallimento sarà una responsabilità mia, più che di chiunque altro». Tutto in fumo dal primo pomeriggio di ieri, quando è maturato il colpo di scena. Fuori Zanetti, che ha ancora quattro anni di contratto e che avrebbe dovuto guidare la squadra nelle ultime cinque partite, dentro Andrea Soncin. Tecnico della Primavera, 43 anni, carriera da attaccante soprattutto in B e C ma con un affaccio in serie A con Atalanta e Ascoli, Soncin chiuderà la stagione. L’esonero di Zanetti, già accostato nei giorni scorsi al Parma, acuisce la spaccatura fra le due anime della società: quella americana guidata, oltre che da Niederauer, anche dall’uomo mercato Alex Menta, e quella italiana, di cui il ds Mattia Collauto e il direttore dell’area tecnica Paolo Poggi sono, di fatto, i rappresentanti. Ma anche per Collauto l’addio a fine stagione è probabile, da valutare la posizione di Poggi.
Piuttosto corposo e dettagliato il comunicato in cui Niederauer spiega il perché di una scelta che ha spiazzato quasi tutti: «Abbiamo chiesto a Paolo Zanetti e al suo staff — chiarisce il presidente — di fare un passo indietro per il resto della stagione. Abbiamo passato momenti belli e brutti insieme, e abbiamo costruito un buon rapporto. Questi avvicendamenti sono normali nel mondo del calcio. Soncin, che ha fatto un buon lavoro con la Primavera, è consapevole che si tratta di una soluzione temporanea, fino alla conclusione della stagione. Capisce anche che stiamo chiedendo a lui e ai giocatori di provare a fare un miracolo. Non abbiamo nulla da perdere e impareremo molto sulla nostra squadra dal modo in cui finiremo la stagione». Poi le parole ai giocatori: «Con questo cambiamento, ora tocca ai giocatori dimostrare che sono pronti a fare la loro parte. La responsabilità del nostro rendimento è anche loro, e come ci comportiamo da ora fino alla fine della stagione dipende interamente da loro. Niente alibi. Niente scuse». Lo spogliatoio, in gran parte, era dalla parte di Zanetti, come testimoniato dal post su Instagram di Antonio Vacca, che ha raccolto parecchi like dei compagni di squadra. «Grazie a te sono rinato — ha scritto Vacca — mi hai dato possibilità che nessuno mi aveva concesso e che nessuno avrebbe mai pensato di darmi. Non hai realizzato solo il mio sogno, ma anche quello di mio nonno, di mio padre e di tutte le persone che mi vogliono bene. Più di qualche volta hai detto che io ti ho dato tanto, non sarà mai quanto quello che tu hai dato a me. Grazie Mister».