Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gas Jeans, c’è l’offerta di Duke
Confermati i 17,5 milioni per rilevare gli asset. Al giudice nessun’altra proposta
VICENZA Gas Jeans, nell’asta davanti al giudice si presenta solo Duke. Una sola offerta, senza altri concorrenti. Ma tanto basta per salvare dal fallimento e mettere le basi per il rilancio con una newco, del marchio Gas Jeans. C’era un’unica busta da esaminare, ieri alle 13, in tribunale a Vicenza, sul tavolo del giudice Giuseppe Limitone, alla gara per acquisire marchio, immobile e i 131 dipendenti facenti capo alla Grotto spa.
A farsi avanti, senza troppe sorprese visto l’interesse già manifestato, la Duke spa, holding di partecipazioni che fa capo all’imprenditore trevigiano Andrea Citterio, presente ieri in tribunale, attiva, tra Lombardia e Veneto, nell’illuminotecnica con il gruppo Auralis, e le tre società Penta, Castaldi e Arredoluce. Ma per l’aggiudicazione bisognerà attendere. L’ultima parola spetta al giudice Limitone che scioglierà la riserva entro martedì, dopo aver verificato se l’offerta è conforme al bando che fissava una base d’asta a quota 15 milioni di euro, più altri 2,5 per le partecipate (l’italiana Exagon, che detiene gli outlet, e le estere Laurentes e Gas Reliance).
Nelle casse del concordato preventivo (commissario giudiziale Guerrino Marcadella) entreranno così 17,5 milioni di euro, dopo che il 22 febbraio era stata depositata una proposta di concordato in continuità indiretta, con la cessione dell’azienda e dei suoi asset, di fatto costruita sulla base dell’offerta presentata da Duke. Con l’ok del tribunale, la continuità dell’azienda vicentina del denim e dell’abbigliamento verrebbe raggiunta attraverso la vendita del complesso aziendale, incluso l’immobile di Chiuppano, il magazzino e la salvaguardia dei posti di lavoro. Facendo leva su un marchio ancora vivo e la gestione fin qui assicurata dall’amministratore unico Cristiano Eberle (i ricavi nel 2021, secondo alcune indicazioni, sarebbero vicini ai 30 milioni di euro).
Se confermata l’aggiudicazione, Gas Jeans tornerà in bonis con una newco, separando il suo destino dal concordato e dalla precedente proprietà di Grotto spa, che sulla base dei concreti 17,5 milioni incassati da Duke si confronterà a quel punto con i creditori, a partire dai 60 milioni detenuti dai chirografari, di cui il fondo Dea Capital detiene il 53%.
L’offerta vincolante di Duke al tribunale, come si ricorderà, era emersa a metà gennaio, al termine di un periodo molto tormentato per Grotto spa, apertosi a ottobre 2021, dopo che era emerso come proprio Dea avesse di fatto
bocciato la proposta di concordato presentata dalla società, astenendosi nell’adunanza dei creditori di settembre. Con lo spettro del fallimento, erano emerse le ipotesi di intervento degli imprenditori Walter Maiocchi, artefice del rilancio del marchio del cashmere Malo, e Stefano Bonacini, patròn di Gaudì, poi non concretizzatisi, e, a dicembre, di United Brands Company, l’azienda vicentina delle calzature che ha Gas tra i marchi in concessione. A gennaio poi l’ultimo colpo di scena, con il decisivo ingresso in partita di Citterio.