Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Manushi: cantiere a Valle pericoloso Polveri sottili e Anas indisciplinata
PIEVE DI CADORE L’occasione è pubblica e le parole di Sindi Manushi ( fo t o) , sindaca di Pieve di Cadore e più giovane tra i consiglieri provinciali, sono nette. «Spiacevole quello che ha detto il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi — ha detto di recente — La scelta di alcuni consiglieri di volerne sapere di più sulla variante urbanistica relativa all’ex area stazione f e r r ov i a r i a non è un’intromissione negli affari di Cortina ma è svolgere il proprio mestiere. Non ponderare quelle che sono le conseguenze di una variante così impattante significa venir meno al proprio ruolo».
Manushi ha parlato anche della pista da bob («…la Provincia finanziava il vecchio progetto e del nuovo non si sa nulla… ») e della viabilità, dalla variante di Longarone alle tre che riguardano il Cadore. E a proposito di quella di Valle (Cortina e San Vito le altre), anche nel territorio di Pieve, dice: «C’è un grosso problema di polveri sottili e uno scollamento tra Comune e Anas perché quest’ultima spesso non ci si attiene alle prescrizioni». E sulla sicurezza nei cantieri dice: «Si lavora giorno e notte per stare nei tempi, il rischio è dimenticarsene».
Tornando all’area ampezzana ha aggiunto: «Questa variante è arrivata in Provincia perché il Comune di Cortina non è dotato di un Pat (Piano di assetto del territorio, Ndr). Per cui la Provincia è tenuta a valutarla. C’era tempo fino al 30 maggio ma c ’è stata una gran fretta nel voler chiudere la questione. Non siamo tecnici, è stato detto. Vero, ma siamo politici e tenuti a esprimerci su un’opera importante che trasformerà radicalmente un’area e le sue funzioni».
Manushi ha parlato sabato scorso a margine dell’incontro organizzato dall’Ugs (Unione giovani di Sinistra), a Belluno sul tema «Le Olimpiadi dell’insostenibilità». La delibera passata in Provincia che ha dato il via libera al progetto sull ’a rea ex stazione non è tra quelle previste nel pacchettoGiochi, ma è al centro delle polemiche dopo che il Comitato civico di Cortina sta raccogliendo firme contrarie e annuncia un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) per fermare l’intervento.