Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sicurezza: in calo gli infortuni al lavoro «Ma un’azienda su 3 è fuori norma» Spisal: «Investimenti in formazione». Il nodo degli incidenti boschivi
BELLUNO «I dati 2023 ci dicono che gli infortuni stanno calando rispetto al 2022 e si stanno riposizionando come nel periodo pre Covid. Gli interventi mirati alla prevenzione stanno funzionando ». Non ha dubbi Gianfranco Albertin, direttore dello Spi saldi Belluno, nel commentare i dati 2023 sulla sicurezza sul lavoro presentati in occasione della giornata internazionale della salute e sicurezza sul lavoro. Molto è stato fatto, ma altrettanto deve essere compiuto per completare il lavoro. Gli infortuni denunciati in provincia di Belluno sono stati 2343, con un calo registrato del 20% rispetto al 2022, quando le denunce furono 2930: «Solo dopo le due fasi che abbiamo messo a punto – aggiunge Albertin - si va in azienda a fare il sopralluogo per verificare le condizioni in cui si opera. I dati, purtroppo, ci dicono che il 30% delle aziende rimane inadempiente sul fronte della sicurezza. Gli infortuni sono sempre un evento drammatico sia per la famiglia, che per l’azienda. Dobbiamo fare di tutto per evitarli. Secondo noi e secondo gli operatori bisogna agire sull’assistenza alle ditte e sulla formazione agli operatori». In diminuzione anche gli incidenti mortali (da 3 a 2), mentre c’è il tema dei lavori boschivi, che hanno un grande impatto sul fronte della sicurezza: «Il grande evento Vaia dell’ottobre 2018 – evidenzia Al berti n-ha sconvoltola morfologia delle nostre montagne. Chi si occupa di lavori boschivi deve intervenire in condizioni molto complicate. Il bostrico sta dando il colpo di grazia finale. C’è un tavolo prefettizio che verrà attivato a breve che coinvolgerà anche i carabinieri forestali ». La guardia, però, non va abbassata: «La sicurezza sul lavoro – spiega il commissario dell’Ulss 1 Dolomiti Giuseppe Dal Ben – resta prima di tutto un fatto culturale».