Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

C’era una volta Serghei, l’uomo che ha ridato vita ai burattini

- Margherita Bertolo

MOGLIANO Le sue storie e i suoi personaggi continuano ad incantare tanti, piccoli spettatori. C’era una volta Serghei Fullin: nato in Russia a San Pietroburg­o, e adottato all’età di tre anni da genitori di Refrontolo, è tra i più giovani burattinai d’Italia. Oggi ha 28 anni, vive a Mogliano e lavora come artigiano di lampadari in una piccola azienda. Ma il suo nome è ormai noto tra le associazio­ni e Proloco di tutta Italia, che contano sulla sua arte per intrattene­re un pubblico molto esigente: «I bambini sono sempre pieni di meraviglia – racconta Fullin –. Finito lo spettacolo, mi smontano il teatrino dalla curiosità, la stessa che avevo io da piccolo. Certo, all’inizio non è semplice catturare la loro attenzione, soprattutt­o al giorno d’oggi, serve estro. Ma le mie storie sono c o i n vo l g e n t i , inoltre sono chiamati a interagire. Io non vedo il pubblico mentre lavoro ma percepisco chiarament­e se sta partecipan­do, e fino ad ora è sempre successo». Difficile non farsi travolgere dal vortice di emozioni che sprigionan­o dalla musica, dalle luci, dal movimento e dai dialoghi dei personaggi inventati e creati da Serghei Fullin. Ci sono re e regine, ma anche orchi, gufi e conigli. «Il burattino più amato – rivela – è il drago Cronck, che urla sempre la stessa frase, e i bambini la ripetono ossessivam­ente. È il classico personaggi­o che inizialmen­te pare cattivo, ma in realtà sta dalla parte dei buoni». Dietro alla capacità di incantare folle di piccoli spettatori, c’è talento innato e costante applicazio­ne. «I primi spettacoli­ni - ricorda - li ho realizzati a 6 anni per i vicini di casa, il teatrino di legno l’aveva costruito mio padre. Oggi, rivedendol­o, mi ricordo q u a n to piccolo ero quando tutto ha avuto inizio. Anche la mamma aveva contribuit­o, realizzand­o i vestiti dei burattini. Del resto, ho sempre respirato tanta arte in casa e ancora oggi coltivo anche la passione per la pittura». Dall’inclinazio­ne infantile, ai corsi di teatro, all’incontro con il maestro e mentore Simone Carnielli che tuttora è il regista

Artista Serghei Fullin con una delle sue creature del teatro di burattini degli spettacoli di Fullin. «È s t a to S i mone ad a cco mpagnarmi al debutto, a 13 anni, con quello che è tuttora il mio cavallo di battaglia, lo spettacolo Dolce & Salato» racconta il giovane burattinai­o, che a bre ve pre s e nte r à un nuovo progetto teatrale intitolato «Il grande viaggio». Fatta eccezione per una breve parentesi in cui il ragazzo si è allontanat­o dalla sua passione, sperimenta­ndo l ’a r te circense, il suo percorso è stato un crescendo di soddisfazi­oni, che l’hanno portato nel 2013 a conseguire con «Dolce & Salato» il premio come miglior spettacolo al Festival Internazio­nale dei Burattini a Sorrivoli, in provincia di Forlì-Cesena. Ed oggi, ad essere a un passo dalla partecipaz­ione al noto format televisivo «Tú sí que vales». «Se dovessi partecipar­e come sembra, e magari anche vincere, mi piacerebbe dare maggior struttura a questa attività – confessa –. Il mio sogno è quello di creare una vera e propria compagnia, per realizzare più spettacoli e tramandare quest’arte. Non solo, oggi vorrei avere un aiutante ma non riesco a trovare nessuno». Come tutte le storie che si r i s pett i no, anche quella di Serghei non potrà che avere un lieto fine.

❝ Serghei Fullin I bambini sono sempre pieni di meraviglia, finito lo spettacolo sono curiosi e mi smontano il teatrino

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