Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Padrin assegna le deleghe Centrosinistra opposizione
Provincia, il presidente va avanti. Il Pd: «Voltagabbana». Vice Silvia Calligaro
BELLUNO Alla fine Roberto Padrin ha scelto di tirare dritto, noncurante delle accuse di essersi avvicinato a Fratelli d’Italia o comunque al centrodestra dopo essere stato eletto due anni fa col centrosinistra. La vicenda delle deleghe del consiglio provinciale — che tanto ha fatto discutere nei giorni scorsi — risolta ieri con una decisione che non sorprende, viste le premesse.
Il presidente della Provincia di Belluno ha firmato ieri il decreto di conferimento delle deleghe ai consiglieri provinciali. A Silvia Calligaro (centrodestra, sindaca a Vigo di Cadore) affidata la vice presidenza della Provincia, oltre alle deleghe a Viabilità, Infrastrutture, Caccia e pesca, Agricoltura.
A Massimo Bortoluzzi (centrodestra) vanno Difesa del suolo, Protezione civile, Demanio idrico, Mobilità e Trasporti, a Vanessa De Francesch (Civici) Turismo, Istruzione e Innovazione. Donatella De Pellegrin (centrodestra) si occuperà di Welfare, Volontariato e Sociale, Formazione mentre Alberto Peterle (centrodestra) di Attività produttive, Programmazione strategica unitaria, Sviluppo transfrontaliero, Rapporti con gli enti locali e residenzialità. A Matilde Vieceli (Civici) Bilancio, Patrimonio e Pari opportunità, mentre a Marzio Sovilla (centrodestra) quelle all’Edilizia scolastica, Urbanistica e Impianti a fune.
«Ringrazio il presidente per la fiducia che mi ha accordato — ha spiegato Calligaro — Una
delega non è un regalo, ma un’assunzione di responsabilità per il bene comune. Il carico che attende ogni consigliere è particolarmente gravoso ed è giusto che chi non se la sente faccia le proprie scelte in piena serenità. Il fatto che il presidente abbia deciso di tenere quelle rifiutate (dai tre eletti del centrosinistra, il centrodestra ne ha cinque, due i civici, Ndr) per sé è un atto di responsabilità. Il fine è sempre quello di governare».
A Padrin rimangono Personale, Po l i z i a provinciale, Sport, Attuazione della legge regionale 25/2014 e Rapporti con la Regione, Olimpiadi invernali 2026 e Grandi eventi. Restano al ricandidato sindaco di Longarone — così si legge nel testo del decreto del presidente di Palazzo Piloni — salvo che non si verifichino in futuro le condizioni per il conferimento di nuovi o diversi incarichi, le materie relative a Ri f i ut i , Ambiente, Unesco, Cultura, Minoranze linguistiche e Fondo Comuni di confine. Materie che il presidente aveva proposto, in un primo momento, al gruppo «Futura Centrosinistra Bellunese».
Commenta il segretario del Pd bellunese, Alessandro Del Bianco: «Non abbiamo granché da dire, tutto era chiaro dopo q u a n to a cca d u to nei giorni scorsi. Le deleghe da noi rifiutate sono state assunte da Padrin che, con le sue scelte, ha dimostrato da che parte sta. Padrin, eletto due anni fa col centrosinistra, ha scelto per stare meglio a galla col centrodestra. E lo ha scelto nei fatti, votando contro un ordine del giorno in cui si poneva l’accento sul “che fare” in vari temi. Per quanto ci riguarda, adesso non gli resta che amministrare. Lo faccia nel miglior modo possibile. Noi avevamo posto questioni importanti e le risposte sono arrivate, forti e chiare».
Divisione Il n. 1 di Palazzo Piloni tiene per sé gli «assessorati» rifiutati dal centrosinistra Gli altri al centrodestra e ai civici