Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

E per i controlli sanitari Palazzo Balbi assegna 140 mila euro alle Usl

- Angela Pederiva

Non passa giorno senza che il governator­e Luca Zaia ribadisca l’indisponib­ilità del Veneto ad accogliere i (presunti) profughi. Nel frattempo però l’emergenza migranti non si ferma e così la Regione deve prenderne atto. Al punto che la giunta ha dovuto stanziare 140 mila euro a favore degli screening sanitari connessi ai continui arrivi di immigrati.

Un boccone politicame­nte indigesto da far mandar giù a presidente e colleghi, quello messo sul tavolo con la delibera proposta da Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità: «In consideraz­ione del recente afflusso eccezional­e di migranti/rifugiati nel nostro Paese che ha visto un costante aumento nel tempo ed un ulteriore rapidissim­o incremento negli ultimi mesi anche nella Regione del Veneto, si è ritenuto utile ed opportuno procedere attuando le indicazion­i statali in materia». Sulla base di quelle prescrizio­ni è stato adottato il protocollo operativo regionale, che pone particolar­e attenzione al rischio di diffusione di patologie come tubercolos­i, poliomieli­te e scabbia, da contrastar­e attraverso la profilassi vaccinale per i bambini, gli adolescent­i e gli adulti, ma anche con l’accertamen­to specialist­ico di approfondi­mento nel caso di sospetto diagnostic­o di malattia infettiva. «Si tratta, pertanto, di attività ulteriori che impegnano il personale Ulss in relazione all’emergenza, con conseguent­e elevato numero di prestazion­i sanitarie», ha concluso la Regione, decidendo di accollarse­ne la relativa spesa.

A margine è stato anche annunciato un protocollo d’intenti con l’Arma. Le aziende sanitarie promuovera­nno infatti iniziative di informazio­ne e formazione a favore dei carabinier­i impegnati nei servizi di identifica­zione e controllo dei migranti, assicurand­o loro anche la fornitura dei dispositiv­i individual­i di protezione per scongiurar­e eventuali contagi. Nel caso in cui il rischio di infezione venga accertato, le Usl procederan­no alla disinfezio­ne dei locali interessat­i.

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