Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Pallottola vagante, polmone bucato Ferito grave rugbista del Mogliano
Il francese Barraud in patria per la sosta: «Siamo tutti con lui»
MOGLIANO VENETO (TREVISO) Doveva essere una serata fra amici nell’unico week end libero prima di Natale. Invece per Aristide Barraud, mediano d’apertura del Rugby Mogliano, quella di venerdì sarà una notte difficile da dimenticare. Colpito quasi a morte da due dei tanti proiettili che hanno sconvolto Parigi e il mondo intero.
Il forte giocatore transalpino, 26 anni compiuti nel mese di marzo, in forza al club veneto, era infatti rientrato in Francia in occasione della sosta del campionato di Eccellenza: ha raggiunto la famiglia a Massy, una cittadina a quindici chilometri da Parigi, ma venerdì ha deciso di recarsi nella capitale per vivere una serata in compagnia degli amici. Luoghi conosciuti per il forte talento moglianese, che aveva indossato la maglia dello Stade Francais (il club di Parigi in cui c’è Sergio Parisse), prima di trasferirsi in Italia, una terra che ne aveva scorto in anticipo le qualità, e che ora vorrebbe addirittura affidargli una maglia azzurra nel nuovo corso della Nazionale. Un sogno per Barraud, che intanto aveva preso a cuore il progetto del Rugby Mogliano, con cui ha vissuto un avvio di stagione esaltante con cinque vittorie nelle prime cinque gare.Poi la sosta per le coppe, l’occasione di tornare a casa dalla famiglia per qualche giorno e un venerdì sera che diventa tragedia.
Barraud si trovava nell’XI arrondissement, a pochi metri di distanza dal teatro Bataclan, punto focale della strage parigina, assieme alla sorella, sulla terrazza di uno dei tanti locali della zona. Secondo la ricostruzione fatta dal padre di Barraud ai dirigenti della società biancoblù, all’improvviso sono partiti degli spari che hanno coinvolto i due fratelli: la sorella è stata ferita in modo importante ad un braccio e dovrà subire alcuni interventi, mentre Aristide è stato colpito da due proiettili, uno al piede ed uno al torace. Il 25enne è stato immediatamente trasferito all’ospedale dove è stato operato d’urgenza per contenere i danni riportati dal polmone e attualmente si trova in rianimazione.
Entrambi, benché in rianimazione, sarebbero da considerare fuori pericolo di vita ma per essere certi delle conseguenze delle ferite riportate occorrerà attendere ancora. «Siamo colpiti e angosciati» sono le parole del presidente del
Rugby Mogliano, Lucio Marin: «Aristide aveva una settimana di riposo come il resto della squadra, ed è tornato a casa. Quanto accaduto ci ha sconvolto, ancor più perché è rimasto ferito un membro della nostra famiglia. Spero davvero di vederlo presto qui a Mogliano, per poterlo abbracciare. Siamo vicini ai suoi cari in questi terribili momenti, e preghiamo per lui e la sorella».
Angoscia anche fra i compagni di squadra, che da ogni angolo dello Stivale hanno subito chiesto informazioni su Barraud: «Un fatto che sembrava distante perché avvenuto a migliaia di chilometri di distanza è diventato presto una questione vicina - diceva ieri il capitano del Mogliano, Marco Filippucci - Mi viene quasi da maledire questa sosta, perché altrimenti Aristide sarebbe stato qui con noi. E da amico, non oso pensare a cosa possa aver visto e provato in quei momenti incredibili che hanno sconvolto una nazione intera. Mi vengono soltanto i brividi a pensare a quanto possa essere stato difficile per lui vedere la città che tanto ama, dove è cresciuto come giocatore, come universitario e come uomo, sotto assedio. Non possiamo che sostenerlo con le nostre preghiere e augurarci di riaverlo presto qui con noi».
Aristide Barraud a Mogliano utilizzava uno degli appartamenti messi a disposizione dalla società, ma aveva scelto di non condividerlo con altri compagni. La talentuosa apertura francese è alla terza stagione in Italia e al termine del campionato in corso potrebbe essere convocato in azzurro, il suo sogno insieme a quello che lo lega già al cinema, quello impegnato, di denuncia, in cui si sta specializzando alla Sorbona di Parigi. La sua passione per il cinema l’aveva portato a realizzare un bellissimo video sulla street art e il rugby, realizzato proprio a Parigi, e diventato subito virale fra gli appassionati della palla ovale e di internet. Molti i messaggi di sostegno arrivati sulla sua pagina Facebook e in quelle social della società moglianese, da tifosi trevigiani, ma anche dai tanti appassionati di palla ovale, dove la rivalità dura solo ottanta minuti. O forse nemmeno quelli.