Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Isabella, i cani indicano un campo: si scava in un casolare di Freddy

I cani della polizia puntano alla periferia di Noventa Padovana. In serata ricerche sospese

- PADOVA Ciociola Polese

Sono stati i cani molecolari a indicare alla polizia il punto dove scavare alla ricerca del corpo di Isabella Noventa,in un punto non distante dalla casa d’infanzia di Freddy Sorgato. Nel tardo pomeriggio sul posto è anche arrivata una ruspa. Le ricerche, sospese per la notte, però non hanno dato alcun risultato. Gli inquirenti ora non credono più alla version di Freddy.

In quel vecchio casolare di via Polati, Freddy Sorgato ci andava con i suoi camion, e li lasciava lì perché a casa non ci stavano. È la casa in cui è cresciuta sua mamma Dolores: ora il tetto è sfondato e tutta la struttura è poco più che un rudere con un pozzo del cortile e un portico di lato. È stata proprio lei alle 14 di ieri ad arrivare insieme alla polizia per aprire il lucchetto della sbarra d’entrata. E sempre lei è rimasta a lungo con i poliziotti per mostrare i vari anfratti che nasconde la casa, che nel giardino ha anche un’autocister­na, utilizzata da Freddy per sversare il gasolio.

Già, perché le ricerche degli uomini della Scientific­a ieri si sono concentrat­e in questo rudere a una manciata di metri dall’argine in cui l’omicida reo-confesso dice di aver lasciato il cadavere di Isabella, chiuso dentro un sacco con dei sassi e lasciato sprofondar­e nel fondo del Brenta. I cani molecolari, specializz­ati nella ricerca dei cadaveri perché in grado di sentire particelle emanate dai morti sepolti, sono stati portati in giro per la casa, nel cortile e nei campi vicino. Uno dei due pastori tedeschi si è soffermato in particolar­e in un fossato: ci è rimasto a lungo e pareva avesse sentito qualcosa. Gli agenti della questura hanno fatto arrivare uno scavatore per andare in profondità. Ma non è stato trovato nulla. Poco lontano, nel fiume, i sommozzato­ri hanno cercato ancora nelle acque delle rive dell’argine destro del Brenta, ma anche loro alle 18 hanno chiuso le ricerche. Una cosa appare chiara dalle indagini della polizia: sono sempre meno quelli che credono alla versione di Freddy, «smentito» anche dalle telecamere del centro che vedono la notte del 16 gennaio la sua macchina e quella della sorella alla Stanga e in via Giotto, lui invece aveva sempre negato il coinvolgim­ento di Debora.

Ieri mattina di buon’ora c’è stato un briefing in questura e poi nel «quartier generale» che i vigili del fuoco hanno allestito nella sponda sinistra del fiume a Noventana. Sono stati fatti arrivare al fiume i cani dal commissari­ato della polizia di frontiera di Malpensa: Dugan e Nero, due bellissimi pastori tedeschi che fanno parte di una squadra che ha all’attivo cinque omicidi risolti. L’ultimo, in ordine di tempo, è il caso di Albaredo d’Adige, dove il 20enne Andrei Filip che ha ammazzato e tagliato a pezzi e gettato nel fiume mamma e sorellastr­a.

Il caso di Isabella è più complicato perché il suo corpo si troverebbe in un sacco nero chiuso e gettato infondo al fiume cinque settimane fa. Più facile è il lavoro a terra, dove le molecole emanate dai corpi in putrefazio­ne arrivano più facilmente al fiuto dei cani molecolari. Sono oltre 100 le sostanze emanate dai morti, e i pastori tedeschi opportunam­ente addestrati riescono a percepirle anche mentre dormono. Purtroppo ieri i due tentativi, per terra e per fiume, sono andati a vuoto. Si tornerà al lavoro oggi. Intanto, sempre ieri, gli agenti della Mobile sono tornati nella casa e nella tabaccheri­a di Manuela Cacco a Camponogar­a: sono state fatte altre perquisizi­oni e sequestri, ed è stato notificato un atto alla figlia.

Nei prossimi giorni il pubblico ministero darà l’incarico a un perito di analizzare i personal computer sequestrat­i a casa di Freddy, Manuela e Debora, per capire se ci siano state delle conversazi­oni via mail cancellate. Intanto ieri prima sull’argine poi nel casolare sono arrivati Paolo Noventa, fratello di Isabella, e l’avvocato Gian Mario Balduin. Paolo, sempre più stremato da questi lunghi giorni senza notizie, chiede solo gli venga restituito il cadavere della sorella. L’avvocato invece è più duro: «Queste tre persone hanno avuto tutto il tempo per organizzar­e questo delitto e nascondere il cadavere, non credo a una parola della versione di Sorgato, chiediamo solo che la polizia continui a cercare anche in tutte le sue proprietà».

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Ruspe e cinofili Ieri le ricerche sono state intensific­ate, ma ancora non si trova il corpo di Isabella Noventa
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