Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Larve a scuola, nove bimbi in ospedale
Marghera, irritazioni e difficoltà respiratorie alle elementari. Maestra al pronto soccorso
Nove bambini e una maestra ieri sono dovuti ricorrere alle cure mediche a causa di una forte irritazione dovuta all’infestazione di processionaria che ha interessato il cortile della scuola. Le larve nei giorni scorsi avevano preso di mira alcuni alberi e questo ha comportato l’intervento dei tecnici municipali. Ma durante le operazioni di disinfestazione una classe è transitata nel cortile e, dopo dopo, gli alunni hanno avvertito la forte irritazione.
Alberi pieni di bruchi urticanti nel cortile della scuola elementare Capuozzo di Marghera. Nove bambini e una maestra ieri sono finiti al pronto soccorso con segni rossi sulle mani e irritazioni sulla pelle dopo essere passati accanto al «falò» che Veritas stava facendo in cortile per eliminare le piante malate. A bimbi e insegnante è stato diagnosticata una forte irritazione da processionaria (i bruchi appunto). Tutti sono stati dimessi, qualcuno con una crema, ma la scuola è stata chiusa in anticipo e resta chiusa anche oggi. Anche due vigili del fuoco intervenuti dopo hanno avuto problemi di irritazione. «I bambini stanno bene – spiega la preside della scuola Aurora Zanon – il primario dell’Usl 12 ci ha rassicurato. La gestione dell’operazione, invece, è stata un po’ complicata. Diversi alunni al ritorno dall’ora di attività fisica in palestra, sono passati per il giardino e subito dopo hanno iniziato ad avere un intenso prurito agli occhi, difficoltà respiratorie e fastidi alle mani. Abbiamo subito avvertito il Suem, la Municipalità e i genitori. Gli alunni che si sentivano male sono stati portati in ospedale. Nei prossimi giorni la scuola rimarrà chiusa perché la disinfestazione si concluda senza gli studenti presenti».
I bruchi verdi erano ben visibili negli alberi del cortile fin dalle scorse settimane, tanto che l’istituto aveva avvertito Veritas per attivare la disinfestazione e dieci giorni fa alcuni tecnici erano passati ad iniettare una soluzione negli alberi che attraverso la linfa arriva alle larve impedendone la riproduzione. Nella mattinata di ieri i tecnici sono tornati, su richiesta della scuola, per tagliare i rami infestati e bruciarli. Ed è proprio in quel momento che la classe è passata. «Un tempismo sfortunato – spiegano da Veritas, che ieri a fine operazione ha ripulito tutto il piazzale – si è alzato un colpo di vento che ha spinto verso i bambini alcuni aghi dell’albero e probabilmente parte della peluria dei bruchi stessi». Il risultato è che, una volta rientrati in classe alcuni di loro si sono sentiti male. «Non li avremmo di certo fatti uscire in cortile se avessimo saputo del potenziale problema – dice Zanon – nessuno ci aveva spiegato che anche l’operazione di disinfestazione era potenzialmente pericolosa. Nel pomeriggio per sicurezza abbiamo fatti uscire dal retro gli alunni rimasti a scuola per evitare altre reazioni allergiche. Quello che è accaduto dev’essere un’occasione per allertare le altre scuole. So che la disinfestazione verrà fatta in altri plessi. Consiglio loro di prepararsi in modo adeguato». Ieri sul posto chiamati dall’istituto sono intervenuti subito i medici del Suem, i vigili del fuoco, la polizia e l’Arpav. Due bambini sono stati portati via in ambulanza, gli altri sono arrivati qualche ora dopo in pronto soccorso accompagnati dai genitori. Tutti alle 16 erano già stati dimessi. «Ho chiesto che sia fatto un monitoraggio in tutte le scuole della municipalità ma non solo – dice Gianfranco Bettin, presidente di Marghera – dovranno essere visti anche alcuni parchi cittadini e alcuni luoghi frequentati dai bambini. I bruchi sono un inconveniente di questi giorni di bel tempo e alte temperature ma non possiamo permettere che accada di nuovo, specialmente con bambini così piccoli».
Direttrice La classe stava tornando dalla lezione di ginnastica ed è passara per il giardino
Bettin Ho chiesto a Veritas di controllare gli altri plessi ma anche i parchi dove vanno i bambini
Veritas L’azienda era tornata scuola per bruciare rami infestati