Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La sfida sulle competenze dell’ex Magistrato alle Acque Lettera del Porto al governo. Ca’ Farsetti: tutte a noi
Le competenze dell’ex Magistrato alle Acque valgono più dell’oro. Le chiede con convinzione Ca’ Farsetti, alcune le reclama anche il Porto di Venezia tanto che nei giorni scorsi il suo presidente ha scritto una lettera alla presidenza del consiglio e al ministero delle Infrastrutture «suggerendo» il trasferimento delle competenze sul rilascio di autorizzazioni per gli scarichi e gli scavi dei canali portuali, di opere su aree demaniali portuali e concessioni di spazi acquei in ambiti lagunari. Tutto questo per accelerare l’iter autorizzativo necessario alle operazioni specificate. Dal canto suo ieri Ca’ Farsetti è stato altrettanto chiara diffondendo una nota a margine del tavolo regionale permanente per Porto Marghera. L’assessore comunale allo Sviluppo economico Simone Venturini d’accordo con il sindaco Luigi Brugnaro infatti ha sottolineato come l’obiettivo della Città metropolitana sia l’acquisizione delle competenze dell’ex Magistrato alle Acque ora Provveditorato alle opere pubbliche del Triveneto. «Vanno conferite nel loro complesso, senza frammentazioni che porterebbero solo a inefficienze. A tal fine vanno ovviamente mantenute le risorse parallelamente al conferimento delle competenze», sottolinea l’assessore. Le parole potrebbero presupporre a uno scontro istituzionale tra Comune e Porto anche se pare che ci siano uguali vedute tra Brugnaro e Costa. Il presidente dell’Autorità portuale infatti lo sa bene che le competenze spettano alla Città metropolitana, ma pensa che potrebbe essere più utile e semplice trasferire quelle di più diretta competenza allo stesso Porto «contribuendo a rendere univoca e quindi, più snella ed efficace l’azione amministrativa a tutto vantaggio del pubblico interesse», scrive nella lettera inviata al governo Paolo Costa. Il suo, sottolineano i vicini al presidente, è stato un «suggerimento», sfruttando la riorganizzazione delle competenze funzionali dell’ex Magistrato alle Acque, a cui spettavano autorità sulle opere di bonifica, scavo, manutenzione e irregimentazione nella laguna di Venezia. Potrebbe aver parlato anche di questo l’altro giorno con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio il sindaco di Venezia, che da tempo chiede oltre alle funzioni del Magistrato anche la gestione del Mose una volta entrato in funzione e il ruolo di cabina di regia sulla riqualificazione, sviluppo e rilancio di Porto Marghera. Tutte competenze che prima di Brugnaro hanno reclamato con insistenza senza nessun risulatto anche Giorgio Orsoni e Massimo Cacciari, per evitare la frammentazione di poteri. La partita, che sembra più una sfida a scacchi, è appena cominciata.