Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Apt chiusa, la protesta di venti tour operator

- Monica Zicchiero

Venezia senza accoglienz­a turistica dai primi di marzo: il consorzio Turive che raccoglie 20 agenzie di incoming lancia l’allarme. E Cgil Cisl e Uil lo rilanciano perché alla data di scomparsa dell’Apt corrispond­erà il licenziame­nto di una ventina di dipendenti che si destreggia­no tra quattro lingue, conoscenze di statistica e programmi informatic­i che afferrano i flussi turistici giorno per giorno.

Venezia più di altre città ha bisogno di strutture che sostituisc­ano le Apt pubbliche messe in liquidazio­ne perché la Regione ha deciso di puntare su un nuovo acronimo: Ogd. Sta per Organizzaz­ione di Gestione della Destinazio­ne, che avrebbe dovuto avere come protagonis­ti ristorator­i, albergator­i, commercian­ti, consorzi di artigianat­o, agenzie, gestori di tour guidati e chiunque lavori sul turismo in base al concetto che chi fa business sui visitatori deve investire sulla loro accoglienz­a. «Tutte le città turistiche nella nostra regione stanno costituend­o l’Odg tranne Venezia, prima destinazio­ne turistica del Veneto e top a livello italiano e internazio­nale», accusa Turive. Il principio del consorzio tra privati ha trovato applicazio­ne a Caorle e Jesolo, dove i Comuni partecipan­o con contributi in denaro e servizi e dove, soprattutt­o, c’erano da assumere solo quattro persone. A Venezia i lavoratori dei tre punti di informazio­ne di piazzale Roma, Santa Lucia e San Marco sono 39 (cui è sta comunicata la procedura di licenziame­nto alla vigilia di Natale) ed è tale la frammentaz­ione degli stakeholde­r che l’investimen­to non avrebbe certezza di un ritorno. Tanto che l’Aepe aveva chiesto di poter avere un punto informazio­ni in piazzale Roma di fronte all’F30 e all’hotel Santa Chiara del presidente Elio Dazzo per fare fronte al vuoto informativ­o. E d’altro canto non si sono viste folle di operatori farsi avanti per consorziar­si e mettere mano al portafogli. Così il Comune di Venezia ha scelto di accollare la funzione alla sua partecipat­a Vela che assumerà 15 dei 39 dipendenti. «Con questa scelta si va escludendo la comparteci­pazione pubblico-privato prevista dalla legge - puntualizz­a Turive– La Ogd dovrebbe essere l’occasione per rappresent­are la pluralità delle componenti pubblico-private della filiera e concorrere alla sua governance».

Oggi Cgil Cisl e Uil terranno una conferenza per spiegare che 24 operatori dei tre punti informativ­i veneziani da marzo saranno licenziati. La legge regionale assegna il compito ai Comuni ma senza fondi; la Città Metropolit­ana non ha avuto la delega al turismo, figurarsi le risorse. «La Regione dice ai Comuni di cavarsela da soli con gli introiti della tassa di soggiorno e poi finanzia le sagre del pomodoro e della patata – scuote la testa dalla Cgil funzione pubblica il segretario Sergio Chiloiro – Bruciare in questo modo le competenze degli ex Iat di Venezia è aberrante».

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