Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sciopero del panino, Ames «vieta» i refettori

Oggi l’azione contro il caro mense, ma i bambini dovranno mangiare in classe

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I genitori protestano contro il caro mense mandando i figli a scuola con il pranzo al sacco e Ames li lascia fuori dal refettorio. «Per ragioni di sicurezza alimentare e a tutela della piccola utenza, l’uso dei refettori non sarà autorizzat­o per alimenti diversi da quelli dispensati dal servizio di ristorazio­ne», scrive in una nota l’amministra­tore unico di Ames Gabriele Senno. Oggi è il giorno dello sciopero del panino e i genitori promettono che ne seguiranno altri. Il commissari­o Vittorio Zappalorto ha aumentato il costo dei buoni pasto e i genitori speravano in un dietrofron­t del sindaco. Quando è stato chiaro che le mense non sarebbero tornate ai vecchi prezzi, i Comitati dei genitori hanno deciso di passare allo sciopero dei buoni. A Carnevale hanno protestato le famiglie del centro storico e oggi tocca alla terraferma. Ieri all’ingresso di alcuni istituti le maestre hanno reso nota la comunicazi­one di Ames che impedisce l’uso del refettorio. È la prima volta che accade, quando Zappalorto ha introdotto i rincari, per qualche settimana i genitori hanno manifestat­o mandando i bimbi in classe con il panino ma le mense erano rimaste aperte a tutti. Ames però spiega, «la compresenz­a nel medesimo locale di alimenti di diversa provenienz­a, la cui salubrità non è stata accertata, ed il rischio di possibili allergie alimentari comporta che l’uso degli spazi sia destinato ai soli pasti forniti dal servizio». L’assessore alle Politiche educative Paolo Romor ai genitori, che chiedono che il Comune torni a coprire il 40 per cento del costo dei pasti, fa sapere: «Il tetto è rispettato, il rapporto oggi è pari al 52,6 per cento a carico delle famiglie». Ogni pranzo costa 5,90 euro e il Comune mette 8 milioni l’anno per le mense. I buoni pasto costano 4 euro per le scuole materne e 4,25 per le elementari e le medie, un prezzo, sottolinea Romor, più basso rispetto alla media dei Comuni capoluogo del Veneto. (g.b.)

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Buoni pasto boicottati Oggi le famiglie delle scuole di Mestre protestano contro il caro mensa, disdettand­o il buono pasto. Ma chi va a scuola col panino mangia in classe

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