Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La processionaria arrivata in anticipo a causa delle alte temperature
Di solito la processionaria fa capolino a marzo, ai primi accenni di caldo, ma quest’anno l’allarme per la presenza di questi bruchi pelosi e altamente urticanti è scoppiato in anticipo. Tutta colpa delle temperature elevate, dicono gli esperti che stanno raccogliendo segnalazioni di colonie ovunque. La processionaria, prima di diventare una farfalla e rappresentare un pericolo per gli alberi, come larva è rischiosa per l’uomo e gli animali domestici. E’ un lepidottero della famiglia Notodontidae e viene considerato insetto altamente distruttivo per le piante poiché le priva di parte del fogliame e in questo modo ne compromette il ciclo vitale. «Le setole dei bruchi sono urticanti - spiega l’entomologo Lorenzo Munari - creano allergie che nell’uomo non sono mortali ma possono portare a seri problemi cutanei e di respirazione». Come ieri alla Capuozzo. «In casi di invasione da processionaria, è necessario rivolgersi ad aziende specializzate del settore per la disinfestazione specifica, vanno infatti seguiti dei protocolli specifici», dice Munari. Alla Capuozzo è stato un colpo di vento forte durante la bonifica in atto da parte dei tecnici di Veritas a disperdere nell’aria i peli che hanno irritato i bambini e la maestra. (g.b.)