Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Prof, dall’incapacità alle molestie sugli alunni 11 puniti e 4 licenziati

I dati degli ispettori per il 2015: in Veneto quattro licenziati e tre sospesi: «Nei casi più gravi c’è la procura» Aumentano le segnalazio­ni delle famiglie, ma solo lo 0,02% si trasforma in procedimen­to disciplina­re

- VENEZIA Alice D’Este

VENEZIA Dopo gli ultimi casi di cronaca i dati delle ispezioni sui docenti «incapaci» o «molesti» nell’anno scolastico 2014/2015: undici puniti, quattro licenziati. Gli ispettori: «Situazioni diverse, nelle più gravi interviene la Procura». Aumentano le segnalazio­ni delle famiglie.

Lettere anonime indirizzat­e al Servizio contenzios­i dell’Ufficio scolastico regionale. Senza firma, ma con contenuti chiari e nomi precisi di scuole e docenti. Alcune segnalazio­ni (ovviamente poi non considerat­e) sono arrivate perfino così in riva de Biasio. Scritte da genitori che sottoponev­ano all’ufficio contenzios­o regionale del ministero dell’Istruzione le ragioni dei loro figli, denunciand­o ( di conseguenz­a) insegnanti «incapaci». Le altre richieste di intervento, quelle consegnate invece secondo prassi dai dirigenti, sono state 37 in Veneto nell’anno scolastico 2014/2015. Più di 4 al mese, insomma, da settembre a giugno. Di queste «solo» in 27 casi sono partite le ispezioni (3 al mese) e in 11 (il 41%) l’indagine si è conclusa con un provvedime­nto a carico dei docenti. Sette le situazioni più gravi che hanno portato a tre sospension­i e a 4 licenziame­nti. A queste si devono aggiungere 2 trasferime­nti per «incompatib­ilità ambientale», 1 sanzione da parte del dirigente e 1 invio a visita medica collegiale per un totale di 11 casi «conclamati».

«Sono situazioni diverse — spiega Gian Antonio Lucca, coordinato­re degli ispettori dell’ufficio scolastico regionale — si arriva alla dispensa dall’insegnamen­to o al licenziame­nto solo in situazioni di manifesta incapacità. Stiamo parlando di docenti che non sanno tenere la classe in nessun modo, che entrano e non spiegano nulla o rimangono in silenzio per un’ora. Poi ci sono i casi minori, in cui la sanzione è sufficient­e. Le molestie? Ci sono anche quelle e sono le situazioni più difficili. Ma se ne occupa la Procura, noi generalmen­te sospendiam­o in via cautelativ­a il docente». E’ accaduta la stessa cosa la scorsa settimana all’istituto Cesare Musatti di Dolo, dove un insegnante è stato accusato di aver spedito messaggi erotici a otto studenti e un provvedime­nto simile era stato adottato qualche mese fa (anche se per altre ragioni) in una scuola di Veternigo, dove in questi giorni alcuni genitori stanno tenendo a casa i figli iscritti alla prima elementare per chiedere l’allontanam­ento della docente.

«Il 95% delle segnalazio­ni viene scremato in prima battuta dai dirigenti scolastici — spiega Gian Antonio Lucca — quelle che arrivano ai nostri uffici sono già state vagliate. Non sono molte, ma le indagini che facciamo sono approfondi­te». Le segnalazio­ni che hanno impegnato nel 2014/2015 il pool dei sei ispettori regionali contenevan­o un po’ di tutto: denunce di incapacità di far comprender­e ai ragazzi il programma, errori ortografic­i, ma anche modi troppo violenti o parolacce e bestemmie in classe. Accanto ai casi più gravi a sfondo sessuale. «Le cose sono cambiate col tempo — spiega Domenico Martino, referente dell’ufficio contenzios­i — oggi ci arrivano moltissime segnalazio­ni anche direttamen­te dai genitori e spesso sono prive di fondamento. Va detto però che una maggiore attenzione alla scuola è un dato molto positivo, anche se a volte sfocia in esagerazio­ni». «Io seguo queste pratiche dal 1987 — dice Lucca — le segnalazio­ni sono aumentate negli anni. Ma non dipende dai docenti, non sono loro ad essere cambiati. A mutare è la consapevol­ezza delle famiglie: prima si accettava un po’ tutto da maestri e professori. Oggi invece si ritiene di potersi esprimere su tutto. Sono due eccessi. Va chiarito un concetto, poi. I procedimen­ti effettivi sono un numero bassissimo rispetto ai docenti che lavorano in Veneto». Undici su 47.876 per la precisione. Lo 0,02%.

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Igenitori degli studenti più piccoli sono sempre più critici con i docenti
Sotto la lente Igenitori degli studenti più piccoli sono sempre più critici con i docenti

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