Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Davide, Riccardo e Andrea, inseparabi­li fino all’ultimo Lo strazio di una fidanzata «Ci saremmo sposati»

- TORRE DI MOSTO ( VENE Z IA) Eleonora Biral

«Quando si muoveva uno, si muovevano tutti e tre. Erano inseparabi­li». È la prima cosa che dice chi era amico di Davide Antoniazzi, Riccardo Rado e Andrea Pagotto. I tre si conoscevan­o da sempre, ma solo nell’ultimo anno il loro legame si era rafforzato. Davide e Riccardo vivevano insieme alle loro famiglie in due case a schiera confinanti in via Donatori di Sangue ai civici 13 e 15. Sono cresciuti insieme, con le stesse amicizie e tra qualche giorno avrebbero cominciato a lavorare entrambi alla pizzeria «La Gondola» di Caorle per la stagione estiva.

Davide ha frequentat­o l’istituto alberghier­o Cornaro di Jesolo e giovedì prossimo gli sarebbe scaduto il contratto da cuoco alla «City Service» di Motta di Livenza. «Mio fratello era una persona fantastica e sorrideva sempre», queste le uniche parole della sorellina Laura, che ieri insieme ai genitori Denise e Walter ha accolto i familiari arrivati per le condoglian­ze. Ieri notte era Davide a guidare e quella strada la conosceva bene: «Fino a qualche mese fa aveva la ragazza a Caorle - ha spiegato il papà, Walter - e ci aveva già fatto due stagioni lavorative. L’avrà percorsa centinaia di volte».

Al suo fianco in pizzeria per la stagione ci sarebbe dovuto essere Riccardo, assunto come cameriere e che adesso lavorava nel bar «El Baristo» dell’Ipercoop di San Donà. Ieri la sua ragazza, Giorgia, gli ha scritto una lunga lettera che ha postato su Facebook, lasciando intendere quanto gli voleva bene: «È così strano non aver ricevuto il tuo solito “Buongiorno amore”. Ogni tanto guardo il telefono e spero di vedere lo schermo accendersi - ha scritto -. Eri contagioso. Con la tua voglia di fare, il tuo sorriso. Hai colorato le mie giornate. Ieri mi hai scritto “Quanto amo litigare con te” e io oggi ti rispondo che vorrei litigare con te tutti i giorni della mia vita piuttosto di angosciarm­i con il pensiero che non sarai tu la persona con cui costruirò il mio futuro. Ricordo ancora quando mi dissi, passando davanti alla Chiesa del mio paese, che un giorno mi avresti aspettato li, tremante e ansioso di vedermi vestita di bianco». Riccardo, che lascia la mamma Stefania, il papà Roberto e due sorelle, Martina e Federica, aveva giocato a basket insieme a Davide. «Li ho visti crescere in palestra. Abbiamo perso tre figli», ha detto il sindaco di Torre di Mosto, Giannino Geretto, che conosceva bene anche Andrea, visto che era stato in classe con sua figlia.

Andrea, che aveva studiato all’Ipsia Mattei e in passato giocava a calcio, lavorava come operaio alla Lafert di San Donà. «Ricordo quel giorno. Lui e mio figlio sono andati insieme nella stessa agenzia di San Donà per cercare lavoro», ha raccontato Walter Antoniazzi. Andrea, separato dalla moglie, abitava con i genitori Michela e Claudio in via Macchiavel­li e ha lasciato anche una bimba di 8 anni. «Viveva per sua figlia, era una persona sincera», racconta chi lo conosceva. Ieri avrebbe dovuto partecipar­e al funerale di Valentina Genovese, la 31enne scompa rs a domeni c a in uno schianto ad Annone. A lei in questi giorni aveva dedicato una serie di post su Facebook.

Ieri le bandiere davanti al municipio del paese erano già a mezz’asta e il sindaco proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali, che potrebbero tenersi già martedì. «Si sta valutando una cerimonia unica - ha spiegato il parroco, don Gabriele - . È una disgrazia talmente grande che non ci sono parole». L’intero paese è sotto choc. Gruppi di giovani si sono incontrati in centro e sul luogo dell’incidente e i social network già dal mattino erano inondati di messaggi. «Erano bravi ragazzi, non bevevano e non facevano sciocchezz­e - ha detto un parente di Davide -. Erano tranquilli». Tre amici divenuti inseparabi­li che avevano deciso di trascorrer­e una serata insieme, senza sapere che sarebbe stata l’ultima. Tre amici che non si sono separati neanche di fronte alla morte.

 Riccardo Era contagioso: con la sua voglia di fare colorava le mie giornate

 Davide Era fantastico e sorrideva sempre. Conosceva bene quella strada

 Andrea Era una persona sempre sincera, che viveva per sua figlia

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? I volti del dramma Sotto da sinistra, in senso orario, Andrea Pagotto, Davide Antoniazzi, Riccardo Rado. Qui accanto la disperazio­ne di parenti e amici di Antoniazzi. Il 22enne, il più giovane delle vittime, era alla guida dell’Alfa Romeo Giulietta...
I volti del dramma Sotto da sinistra, in senso orario, Andrea Pagotto, Davide Antoniazzi, Riccardo Rado. Qui accanto la disperazio­ne di parenti e amici di Antoniazzi. Il 22enne, il più giovane delle vittime, era alla guida dell’Alfa Romeo Giulietta...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy