Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Albanesi con due chili di cocaina Il sospetto: traffico internazionale
Le fiamme gialle sono andate a colpo sicuro e questo significa che uno dei due, o forse entrambi, erano sotto controllo. Giovedì sera, alle 18, i finanzieri hanno infatti intercettato Vangel Gisk e Gazmir Panxhi sotto casa di quest’ultimo a San Donà di Piave: entrambi albanesi di nascita, quarantenni, il primo ora residente in Ungheria, il secondo nella cittadina del Veneto Orientale. Il problema è che nell’auto di Gisk c’erano anche due chili di cocaina purissima, che nell’ipotesi dell’accusa erano destinati proprio al connazionale Panxhi. E il fatto che a intervenire non siano stati i militari veneziani, ma quelli del Gico di Pisa, è un altro segnale che probabilmente si tratta di un’inchiesta a più ampio raggio, che coinvolge un traffico di droga internazionale, che poi si estendeva su base nazionale in tutta Italia.
Ieri mattina, di fronte al gip Marta Paccagnella, i due albanesi sono stati interrogati, entrambi affiancati dal loro avvocato Mauro Serpico. Gisk ha raccontato che in questi giorni era in vacanza a Rimini con la moglie e che stava portando la droga a Trieste, scagionando quindi Panxhi. Quest’ultimo, che vive a San Donà da tempo, ha confermato che lui della droga non sapeva nulla e ha detto che in patria ha una piccola società di import-export di automobili. Il giudice però ha ritenuto inverosimili le loro versioni e ha dunque convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi. L’avvocato Serpico probabilmente farà ricorso al Riesame.