Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Luxottica, la Direzione del lavoro vieta la monetizzazione di Ferragosto
Monetizzazione del giorno di Ferragosto, secondo la Direzione territoriale del lavoro di Belluno non si può fare. Il ricorso era stato depositato per conto di un referente di Adl Cobas, dipendente dello stabilimento agordino di Luxottica, la multinazionale dell’occhiale. Il ricorr ente chi ede v a che ne l cedolino dello stipendio «venissero restituiti come giorni di ferie i giorni di Ferragosto degli anni 2008, 2011, 2012 e 2013». Una questione complicata, relativa all’interpretazione di un articolo, il 76, del contratto collettivo di comparto; comunque lo si interpreti, ha reso noto, la Direzione, non si può derogare dalla disciplina legale in materia di ferie, prevista dal decreto legislativo 66 del 2003. Pertanto la monetizzazione del Ferragosto, con decurtazione di un giorno di ferie, non si può fare. Per la verità, la Direzione afferma di non avere competenze nell’interpretazione dei singoli contratti collettivi e di non poter applicare sanzioni. Il ricorrente ha affermato di voler adire le vie legali. Secondo i sindacati, invece, «la monetizzazione è corretta perché in genere il Ferragosto ricade in un giorno già feriale » . L’azienda non commenta.
Intanto, Nicola Pelà, uno dei «padri» del welfare aziendale, ha lasciato Luxottica. A quanto se ne sa, avrebbe accettato un incarico a Londra, alla Walgreens Boots Alliance, gruppo globale americano di produzione e distribuzione farmaceutica. Pelà era, da quasi undici anni, il responsabile delle risorse umane. È stato sostituito da Piergiorgio Angeli, che ha affiancato Pelà dal 2007; e pertanto ha seguito gli avanzamenti dell’azienda nel welfare, dal carrello della spesa alle borse di studio, dai libri scolastici per i figli dei dipendenti ai rimborsi chilometrici da casa al lavoro, e all’assistenza all’infanzia.