Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Fronte comune per difendere Actv «Tra tre anni la gara Il pericolo? Busitalia»
Un fronte comune per evitare che Actv finisca in mani straniere. Tra tre anni il trasporto pubblico deve andare a gara, come impongono le direttive europee, e a Venezia politici e sindacati vogliono arrivare alla scadenza del 2019 con un’azienda capace di fronteggiare la concorrenza. «Abbiamo modificato lo statuto di Actv per mantenere l’affidamento diretto dei servizi, ci preoccupa il decreto legge Madia che penalizza questa scelta tagliando del 15 per cento i contributi pubblici, è una misura troppo rigida che speriamo venga cambiata», ha detto venerdì l’assessore a Bilancio e Società Michele Zuin al convegno «Trasporto pubblico locale della città metropolitana di Venezia», organizzato al Laurentianum dall’«Associazione studi autoferrotranviari internavigatori» (Asai) del sindacato Cisl. Tra i relatori gli ex assessori alla Mobilità Ugo Bergamo (Comune) e Giacomo Grandolfo (Provincia), che hanno ripercorso i tre anni di crisi di Actv e le azioni messe in campo per uscirne, i presidenti Luca Scalabrin (Actv) e Fabio Turchetto (Atvo), Marino De Terlizzi, Fit Cisl e il segretario Cisl Paolo Pozzobon. «Actv e Atvo hanno un capitale di competenze che non va disperso - ha detto De Terlizzi - le due aziende dovrebbero essere in rete, unite coprirebbero il 50 per cento del trasporto pubblico veneto, una potenza nella nostra regione». Ma se Zuin è possibilista su una maggiore sinergia tra Atvo e Actv («è nelle corde del sindaco e molti in ambito della città metropolitana lo auspicano», ha spiegato), Turchetto, venerdì, nicchiava. «Oggi creare nuove alchimie non è opportuno - ha detto inoltre Actv e Atvo già collaborano, unire le due società è l’ultimo dei problemi». Difficile anticipare come sarà la gara. «Il 2019 è lontanissimo», ha detto Zuin. Tutti però temono nelle offerte di un’azienda: Busitalia, gruppo Rfi. «Per Atvo si è scelta subito la gara a doppio oggetto e un’offerta c’è stata - ha spiegato Turchetto - ma è bloccata da due ricorsi. Il rischio delle gare è che si stabilisca il monopolio diffuso di Busitalia, sta accadendo ovunque si fanno le gare. (g.b.)