Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La Misericord­ia tra passato e futuro Eventi e mostre nell’ex Palasport

Conclusi i lavori: sabato prossimo l’apertura. Poi il 30 aprile l’inaugurazi­one con la Reyer

- VENEZIA

Le tracce sono ancora tutte lì, a ripercorre­re la sua storia fatta di arte e mestieri, abbandoni e sport. «Palasport della Misericord­ia», sottolinea la targa restaurata a fianco dell’entrata nella fondamenta, tanto per non dimenticar­e quello che l’edificio del Sansovino è stato per molti anni: luogo di successi, passione e appartenen­za.

I «graffiti» ancora evidenti nei basamenti delle colonne del piano terra ripercorro­no un altro passato, quello più remoto, fatto di occupazion­i, epidemie, lotte di liberazion­e e guerre. Una calligrafi­a «barocca» riporta la data del 1862, una ancora più lontana il 1816, c’è un inconfondi­bile corpo di donna, disegni o semplici segni. «Sono le tracce del passato che si sono volutament­e mantenute», dice Martina Semenzato che nella società della Misericord­ia e uno dei componenti del cda. Il futuro lo segnano i materiali di oggi e di domani: l’innovazion­e che va a braccetto con la tradizione. La scelta radicale di un pavimento monolitico, composto da una lastra di acciaio corten che fa da contraltar­e alla storia con la tecnologia che si trova sotto, ne è un esempio. Ieri la Reyer (che vi giocò fino al 1979) fra qualche settimana mostre, eventi, feste che terranno viva la Misericord­ia (il cui progetto originario è stato attribuito a Jacopo Sansovino: vi lavorò dal 1534 il cantiere si chiuse nel 1583) tutti i giorni dell’anno. I lavori sono finiti nelle settimane scorse, tanto che il Comune ha esposto sull’albo pretorio la comunicazi­one di fine lavori per eventuali creditori, così come previsto dalle norme.

Il conto alla rovescia è cominciato, sabato prossimo 23 aprile alle 10, il portone principale che da sulla Fondamenta Misericord­ia sarà aperto mostrando alla città l’ex Scuola nuova, rimasta nascosta per decenni, abbandonat­a e coperta da calcinacci e ponteggi. Le foto che comporrann­o l’allestimen­to resterà spalancato dalle 10 alle 18, poi dipenderà dai vari allestimen­ti. Sicurament­e sarà padiglione della Biennale, sicurament­e diventerà scenario da favola per le feste da mille e una notte come lo è già stata ad esempio per il matrimonio di un ricco sceicco arabo, per il resto il Comitato per le attività sta mettendo a punto il calendario per il biennio.

Anche perché l’investimen­to della società (è un project financing), che fa capo al sindaco-imprendito­re Luigi Brugnaro, è stato di oltre dieci milioni di euro (per una concession­e di 44 anni). Il restauro (durato poco più di un anno e mezzo) punta a valorizzar­e la storia innervando­la all’innovazion­e. «Abbiamo tentato non tanto di riportare gli affreschi all’antico splendore, ma di far diventare questo luogo estremamen­te funzionale e flessibile», ha sempre sottolinea­to l’architetto Alberto Torsello. L’illuminazi­one sottolinea la storia passata, i materiali usati costruisco­no il ponte per il futuro.

Sabato 30 aprile l’inaugurazi­one privata con un evento che coinvolger­à la Reyer, poi porte aperte, percorsi dedicati alle scuole tra storia ed emozioni anche per i più giovani, che il campo da basket tra gli affreschi del primo piano della Scuola nuova della Misericord­ia nemmeno se lo immaginano. Il salone d’ingresso al pianterren­o con le colonne che lo dividono in tre navate

Project Visite

 ?? (Foto Sabadin) ?? Gioco di luci con gli affreschi restaurati al primo piano La Misericord­ia è palestra per la Reyer che ci gioca fino al 1979. Ci sono le tribune
(Foto Sabadin) Gioco di luci con gli affreschi restaurati al primo piano La Misericord­ia è palestra per la Reyer che ci gioca fino al 1979. Ci sono le tribune
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