Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
FriulAdria conferma Chiara Mio «Più donne e giovani nel Cda, in Veneto altri dieci sportelli»
Più donne e giovani nel consiglio di amministrazione di FriulAdria Crédit Agricole, indicato dall’assemblea dei soci svoltasi ieri a Pordenone, che ha confermato Chiara Mio alla presidenza e approvato il progetto di bilancio 2015: utile a 34 milioni, dividendo di 1,2 euro, impieghi per 6,6 miliardi e 4.300 nuovi mutui erogati.
«Sono orgogliosa e grata – ha affermato la presidente – della conferma per il prossimo triennio, nel quale il nostro impegno sarà rivolto a cogliere le sfide del territorio, che saranno contestualmente sociali ed economiche. Mi fa, inoltre, piacere guidare un Cda rinnovato con l’inserimento di nuove competenze, con più donne e più giovani. L’aspetto delle competenze – ha sottolineato è fondamentale. Abbiamo, infatti, un innesto forte di imprenditori e imprenditrici che credono nella banca e che vogliono testimoniare che si può fare banca in una maniera efficace e diversa».
Secondo Mio, l’obiettivo principale di Friuladria sarà quello di meritarsi la fiducia di un territorio «che è stato lacerato dalle ben note vicende bancarie, mentre il nostro è un istituto che può dimostrare di adempiere bene ai suoi compiti».
Evidente il riferimento al Veship neto, nel quale FriulAdria aprirà nei prossimi anni dieci sportelli: «Allargarsi su nuovi mercati – spiega la presidente – oggi non vuol dire limitarsi ad aprire nuovi sportelli, ma da un lato mettere al centro la clientela con l’obiettivo di soddisfarne i bisogni in modo veloce e sicuro, dall’altro sviluppare un rapporto di fiducia reciproca con i territori sui quali si opera. Come presidente il mio compito sarà quello di essere un interlocutore credibile per le varie istituzioni e di ragionare con le imprese per sviluppare progetti insieme. In Veneto sto portando avanti questo lavoro di incontro e di ascolto in un’ottica di partner-
Confermata
con le istituzioni, le rappresentanze imprenditoriali e delle professioni, nonché con le singole imprese».
Mentre il gruppo CariParma-Credit Agricole, al quale FriulAdria appartiene, sta valutando se aderire al Fondo Atlante, perché – come spiega Chiara Mio – «questo è un compito che spetta alla capogruppo, che in passato ha già aderito ad altri strumenti per il sostegno alle banche in difficoltà», l’istituto pordenonese vuole confermare e migliorare i buoni risultati conseguiti. «Anche nel 2015 – ha detto, infatti, il direttore generale, Roberto Ghisellini - abbiamo sostenuto l’economia reale del Nordest accompagnando i progetti di innovazione e internazionalizzazione delle imprese e il ritorno ai consumi delle famiglie. Continueremo – ha concluso - a svolgere la missione di banca al servizio del cliente, in coerenza con la nostra tradizione e con il modello federale di Crédit Agricole».