Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Dai fiordi alle piramidi Viaggio nell’800 in 3D
A Villa Pisani di Stra trecento fotografie, immagini stereoscopiche, ricordi e diari. Un «Grand Tour» nel passato con la collezione Manadori Sagredo
La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte. Così è anche per la mostra Il Grand Tour e le origini del 3D. Viaggio nella fotografia dell’800 inaugurata ieri al Museo Nazionale di Villa Pisani, e curata da Alberto Manodori Sagredo. Una mostra fotografica che è un viaggio nel viaggio, dedicata alle immagini stereoscopiche, souvenirs per quanti, allora, partecipavano ai Grand Tours. La mostra resterà allestita fino a martedì 1 novembre. Orari e dettagli su www.munus.com e su www.villapisani.beniculturali.it Manodori Sagredo, professore di storia della Fotografia a Torvergata, Roma, collezionista e proprietario di 297 delle 300 fotografie in esposizione, parte dalle origini: «Nel ‘700 nobili e aristocratici russi o inglesi si mettevano in viaggio, restando anche un anno a vivere in Italia spiega - . Nell’800 comincia a viaggiare anche la borghesia, che però lavora e quindi il Grand Tour si ridimensiona. Mio nonno, Prefetto del Regno, a fine ‘800 fece il giro del mondo in 9 mesi e fu allora che comprò la maggior parte di queste fotografie». I viaggi documentati a villa Pisani sono compresi tra il 1860 e il 1920, dall’Europa al Mediterraneo, dai fiordi norvegesi alle piramidi d’Egitto. In mostra, dall’allora Costantinopoli a San Pietroburgo, da Londra a Parigi. Anche se è l’Italia a far la parte del leone. Lo racconta nel suo saggio in catalogo (Palombi Editore, 24 euro) Carlo Alberto Minici Zotti del Dams di Una delle foto in mostra a Villa Pisani di Stra. Si tratta di Underwood & Underwood (94) San Marco Venice Padova, riferendosi ai saggi sull’Italia dell’autore David James Ellison che scrive, tra l’altro: «Genova è fredda e superba, Napoli brillante e gioiosa, ma Venezia è la di là di ogni possibile descrizione». Il saggio di Zotti è interessante anche per comprendere il titolo della mostra, perchè racconta di come la Underwood & Underwood divenne la più grande azienda di produzione e distribuzione di fotografie stereoscopiche, realizzando quanto profetizzato da Oliver Wendell Holmes: «La fotografia stereoscopica si pone come vera e propria sostituzione della realtà attraverso l’immagine». Nel- l’epoca del viaggio di massa, dei voli low cost, dell’accessibilità dei luoghi, resta imprescindibile per il turista (sostituitosi al viaggiatore) documentare il proprio viaggio attraverso smartphone, facebook, twitter. Facendo quindi dell’immagine condivisa nella realtà virtuale la prova reale del suo «esserci stato». Così come per l’attuale 3D, oggi molto in voga al cinema: già la fotografia stereoscopica si poneva il problema di far entrare virtualmente nella fotografia, è strabiliante guardare queste foto attraverso i visori stereoscopici. E’ come caderci dentro. Così come è strabiliante il video ottenuto ridigitalizzando le immagini stereoscopiche originali, con la colonna sonora della pianista e compositrice Patrizia Barrilà. Fu Lorenzo Soave di Munus, a scoprire l’incredibile collezione di Manadori Sagredo e a volerla fare dialogare col contemporaneo. «Abbiamo ideato il concorso fotografico “Viaggio in Italia tra passato e presente” legato alla mostra: con smartphone, reflex, iPad tutti possono mandare foto d’arte e architettura – spiega Soave - saranno i visitatori della mostra, con una giuria di esperti, a decretare il vincitore».