Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il sospiro al telefono: uccisa per sbaglio

Omicidio di Mira, la chiamata dell’uomo dopo il colpo. Oggi l’autopsia sulla compagna

- VENEZIA

«L’ho uccisa... per sbaglio». Gianfranco Pavan era agitato, visto che aveva appena colpito la compagna Emilia Casarin, a terra in un lago di sangue. Ma pare che nella prima telefonata fatta a una parente poco dopo le sette di mattina, a tragedia compiuta, abbia fatto riferiment­o all’ipotesi di uno «sbaglio», che aprirebbe dunque uno scenario diverso sull’episodio di sabato scorso a Borbiago di Mira. L’uomo si trova in come all’ospedale.

L’uomo ha poi chiamato una parente e subito un cugino è arrivata a casa sua. Quando ha sentito il rumore dell’auto, Pavan si è sparato in bocca. Ora è in coma all’ospedale

«L’ho uccisa... per sbaglio». Gianfranco Pavan era agitato, visto che aveva appena colpito la compagna Emilia Casarin, a terra in un lago di sangue. Ma pare che nella prima telefonata fatta a una parente poco dopo le sette di mattina, a tragedia compiuta, abbia fatto riferiment­o all’ipotesi di uno «sbaglio», che aprirebbe dunque uno scenario diverso sull’episodio di sabato scorso a Borbiago di Mira. Forse il 75enne Pavan, che anche in famiglia tutti sapevano essere in un momento di forte depression­e della sua vita, compreso il rischio del suicidio, a causa di un tumore e di vari episodi sfavorevol­i avvenuti in breve tempo, non voleva uccidere anche la donna di 66 anni che con lui viveva da oltre trenta e proprio su questo aspetto punterà il suo legale, l’avvocato Valeriano Drago, che questa mattina si presenterà di fronte al gip Massimo Vicinanza per la convalida dell’arresto per omicidio volontario, come chiesto dal pm Antonia Sartori. Una tesi che potrà essere avallata solo con i dati dell’autopsia, disposta dal magistrato e in programma domani, in particolar­e dalla traiettori­a di ingresso del proiettile nel corpo della vittima.

Pavan ovviamente non ci sarà, visto che lotta tra la vita e la morte all’ospedale all’Angelo. Il colpo che si è sparato in bocca quando ha sentito arrivare l’auto di un cugino, mentre era nella sua camera da letto, ha infatti solo sfiorato le zone vitali ed è per questo che non è morto sul colpo, ma ora è in coma. Il problema è la pesante emorragia, ma le sue condizioni, seppur gravissime, allo stato sono stabili. Nel caso molto improbabil­e di un risveglio dal coma, che potrebbe durare a lungo, i danni sarebbero comunque irreparabi­li.

I carabinier­i della compagnia di Mestre stanno comunque continuand­o gli accertamen­ti per ricostruir­e quanto avvenuto negli attimi precedenti il delitto. Secondo la tesi della volontarie­tà, il colpo esploso dalla calibro 38 che Pavan deteneva regolarmen­te per difendersi dai ladri avrebbe raggiunto la compagna

Giudice

 ??  ??
 ?? (Errebi) ?? Il cadavere Il corpo di Emilia Casarin,viene portato via dalla casa
(Errebi) Il cadavere Il corpo di Emilia Casarin,viene portato via dalla casa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy