Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Lo sciatore d’acqua era un americano Il tassista davanti alla commission­e

- VENEZIA

È un turista americano o forse australian­o quello immortalat­o dalle telecamere di Argos sabato pomeriggio mentre sfida le onde sulla sua tavola da wakeboard tra il canale della Giudecca e il bacino San Marco. Di lui si sa solo che parlava inglese, e null’altro. Ed è facile che riuscirà a farla franca evitando la sanzione di 500 euro per aver fatto il bagno in una zona vietata. Infatti difficilme­nte gli agenti riuscirann­o a dare un nome a quel volto sfuocato che negli scatti postati su Facebook dal comandante della polizia locale si vede in pantalonci­ni bianchi e canotta, fradicio, mentre sbarca la tavola sul Molo davanti al Caffè Todaro e paga il prezzo della corsa. Chi invece rischia grosso è il taxista 52enne F.S.G. che ha trainato lo «sciatore». È stato facilmente identifica­to dagli agenti della polizia locale grazie alla targa del suo taxi ripresa dalle telecamere. Domenica poi si è presentato spontaneam­ente in Capitaneri­a di Porto ammettendo di essere lui l’autore del misfatto. Nei prossimi giorni la polizia municipale gli farà avere i verbali sanzionato­ri: la violazione più grave, con valenza penale, è al codice della navigazion­e in quanto ha messo in pericolo la sicurezza della navigazion­e. Può essere convertito in pena pecuniaria a tre zeri. Rischia anche la sospension­e della licenza se la commission­e di disciplina dei tassisti lo riterrà opportuno. «Ha fatto uno sbaglio, ma non l’ha fatto per soldi – dice l presidente del Consorzio Lepanto taxi – fa il tassista da vent’anni prima come dipendente e poi come titolare di licenza. È padre di famiglia ed è molto provato per i commenti negativi su Fb». (e.lor.)

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