Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bpvi, Atlante subentra a Unicredit Prezzo per la Borsa, trattativa-fiume
Rinviata la comunicazione della forchetta. E il fondo assume la garanzia della copertura
La (ex) Popolare di Vicenza sbarcherà in Borsa il 3 maggio: l’operazione di quotazione verrà presentata domani nel corso di una conferenza stampa a Milano. Nel frattempo, la banca vicentina affronterà anche l’indispensabile aumento di capitale da 1,75 miliardi di euro, ora garantito dal fondo Atlante
La chiamano «forchetta» ma, nel caso di Bpvi, fa più l’effetto di una tenaglia: il prezzo con cui l’ex Popolare vicentina si presenterà al test della quotazione in Borsa è frutto di un parto lungo e difficile, tanto che l’indicazione della suddetta forchetta, annunciata per la giornata di ieri, è slittata alla giornata di oggi dopo una seduta-fiume del Consiglio di amministrazione della banca, che si è protratto fino a ora tarda. Per tutto il giorno, infatti, sono proseguiti i contatti e le trattative con le banche che formano il consorzio di garanzia per il collocamento dell’aumento di capitale e per la quotazione.
Lo sbarco in Borsa è previsto, a strettissimo giro, per il 3 maggio. L’intera operazione di quotazione verrà presentata ufficialmente da Bpvi domani, mercoledì, nel corso di una conferenza stampa convocata a Milano.
Su un binario parallelo, procede a tappe forzate anche l’indispensabile e urgente aumento di capitale da 1,75 miliardi di euro. Ieri, su questo delicato versante, si è registrato un passaggio di sostanziale importanza: il fondo Atlante, messo in piedi a tempo di record dalla società di gestione indipendente Quaestio su pressante insistenza del governo nazionale, è subentrato formalmente a Unicredit come garante del buon esito dell’aumento di capitale necessario a Bpvi. In una nota ufficiale diffusa da Quaestio in relazione all’accordo raggiunto con Unicredit sulla partita-Vicenza, si può leggere che «l’intervento del fondo, che avrà efficacia al raggiungimento degli obiettivi di raccolta minima, è coerente con le sue finalità istituzionali ed è subordinato al conseguimento delle necessarie autorizzazioni e approvazioni da parte delle competenti Autorità (Bce, Banca d’Italia e Consob) e al rispetto dei vincoli regolamentari del fondo stesso». Atlante, infatti, pur assumendosi già da ora gravosi impegni operativi come quello destinato a finalizzare l’aumento di capitale di Bpvi, è pur sempre uno strumento in via di perfezionamento: l’iter autorizzativo del fondo è ancora in corso e, peraltro, come da prospetto iniziale c’è tempo fino al 28 aprile per i diversi soggetti finanziari (Fondazioni bancarie, società di assicurazione, istituti di credito, fondi pensione) che volessero entrare sottoscrivendo una quota. E’ altrettanto vero che Atlante, già nei primi giorni della sua per ora brevissima vita, ha raccolto adesioni superiori ai 3 miliardi di euro, che erano considerati la soglia minima per iniziare a operare sui mercati (ieri sera è arrivata anche l’adesione formale da parte di Ubi Banca, che contribuirà alla causa con un investimento fino a 200 milioni).
Tornando all’accordo con Unicredit, in relazione alle questioni vicentine, questo «prevede, con riferimento all’aumento
L’accordo La quotazione