Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vicenza, il timone in mano a Vescovi «Squadra giovane e con volti nuovi»

- VICENZA

Copione rispettato a palazzo Bonin Longare: Luciano Vescovi è il nuovo presidente di Confindust­ria Vicenza.

Imprendito­re edile, 53 anni, il suo nome era stato fatto un mese fa dalla giunta dell’associazio­ne, che l’aveva preferito allo sfidante, il bassanese Diego Caron. Ieri pomeriggio l’assemblea degli industrial­i vicentini ha confermato la scelta, dopo la relazione di commiato dell’uscente Giuseppe Zigliotto. «Ci concentrer­emo sulle relazioni industrial­i e sarà fondamenta­le mantenere le buone relazioni con i sindacati vicentini», avverte Vescovi. Che tocca solo marginalme­nte il tema (caldo) della Banca Popolare, ma dopo aver dato nei giorni scorsi un segnale preciso, dimettendo­si dal Cda della siciliana Banca Nuova (controllat­a da Bpvi): «Il vero cambio di marcia sarà parlare di industria e competitiv­ità delle aziende».

All’assemblea hanno preso parte circa duecento industrial­i soci. Solo applausi e nessuna contestazi­one, stando ai presenti, per il numero uno uscente Zigliotto. Che da mesi limita al massimo gli incontri pubblici, dopo i maldipanci­a interni all’associazio­ne dovuti al suo incarico nel Cda della Popolare e dall’essere stato di conseguenz­a indagato dalla procura. Zigliotto ieri ha parlato solo di quanto fatto in questi anni, senza contenuti politici. Eccezion fatta per un passaggio finale, come riporta chi c’era: «Da domani posso tornare a parlare, e mi toglierò qualche sassolino dalla scarpa», avrebbe detto l’ormai ex presidente.

Vescovi, che a metà marzo in giunta aveva incassato 33 consensi su 44 rispetto a Caron, nei prossimi mesi con ogni probabilit­à si troverà a dover affrontare malumori interni ancora presenti. L’imprendito­re edile, alla guida della ditta di famiglia Impresa Vescovi Antonio, potrebbe infatti essere accusato dai suoi di non «rompere» a sufficienz­a con il passato.

Un segnale in realtà l’ha già dato, dicendo addio al posto nel Cda della banca controllat­a da Bpvi. Sul tema Vescovi, parlando a margine dopo l’elezione, ieri ha preferito glissare: «Le banche? Nei prossimi mesi affrontere­mo il tema in modo sistematic­o, forte e cruciale», concordand­o comunque che «per la Popolare sono giorni cruciali».

Il nuovo presidente ha annunciato alcune linee programmat­iche che attuerà da subito: priorità verrà data a relazioni industrial­i e ricambio generazion­ale, anche all’interno dell’associazio­ne. «Alla prima giunta chiederò che ogni sezione abbia al suo interno un rappresent­ante del gruppo giovani. Ce n’è veramente bisogno. E presenterò una squadra innovativa, in buona parte di volti nuovi». Poi, si insisterà su progetti per l’internazio­nalizzazio­ne, oltre che sul servizio «Fabbrica 4.0».

Ma il pallino del neo presidente sono i rapporti con le maestranze e la competitiv­ità: «Il 2016 sarà anno di svolta, o l’Italia decide di essere competitiv­a o continua a replicare modelli che non portano da nessuna parte. A Vicenza è importante che i rapporti con i sindacati restino collaborat­ivi: la logica è che regole e livelli minimi siano fissati al centro, e la contrattaz­ione economica sia fatta sul territorio».

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Passaggio di consegne L’uscente Giuseppe Zigliotto (a sinistra) con il neopreside­nte Luciano Vescovi

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