Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I tedeschi tra camping e hotel, un tesoro da oltre un miliardo Zaia: «Intervenga Alfano» Ira Confturismo: «Un danno»
VENEZIA «Alfano chiarisca al più presto: o la notizia è vera, e allora spieghi agli italiani perché devono venire a saperla dalla stampa tedesca; oppure è priva di ogni fondamento e allora il governo intervenga immediatamente per denunciarne la falsità». L’allarme lanciato dal giornale tedesco «Bild» su terroristi mascherati da ambulanti pronti a farsi esplodere sulle spiagge fa tirare fuori al governatore Luca Zaia il vocabolario dell’indignazione: «Vergognoso, scandaloso», «leggerezza sconvolgente», «conseguenze nefaste», «situazioni sorrette e furbescamente mirate». Ha chiesto al ministro dell’Interno e al governo di mettere la faccia sulla smentita dei Servizi segreti italiani, «per impedire che un’economia trainante come quella del turismo balneare, che nel solo Veneto conta 25 milioni di presenze annue, subisca danni ingenti a causa di una bufala diffusa ad arte», mettendo l’accento sul sospetto di uno sgambetto tedesco. Sindaci, albergatori, politici e operatori del settore hanno avuto la stessa reazione: nessuno crede all’allarme attentati ma tutti scandiscono la rabbia nei confronti delle fonti della «Bild», che già definì gli italiani «mangiaspaghetti» alla vigilia della finale Italia-Germania del Mondiale 2006.
«L’attentato — riassume il capogruppo del M5S, Jacopo Berti — è quello lanciato da Bild per spaventare i turisti tedeschi e impedire loro di venire in Veneto a fare le vacanze estive». E’ vero che il quotidiano ha dato fuoco ma, avverte il presidente di Confturismo Marco Michielli, a confezionare l’ordigno sono stati gli italiani. «Una settimana fa Libero e il Il Giornale avevano dato la stessa notizia — ricorda — Bild ha fatto una ribattuta che ha fatto il giro del mondo. Nel farlo ha parlato di rischio per le coste italiane, francesi e spagnole, non menzionando Grecia e Turchia, dove i grossi operatori turistici della Germania hanno importanti interessi, dagli alberghi agli aeroporti». Che Grecia e Turchia siano sulla prima linea dell’emergenza rifugiati è un fatto. Confturismo sottolinea che la commissione che le agenzie tedesche prendono dagli operatori greci e turchi è del 40%, quella degli italiani è del 25%.
I turisti tedeschi sono una miniera d’oro per l’Italia e soprattutto per il Veneto: nel 2015 hanno speso 5,5 miliardi nel Paese e 1,1 nella nostra regione, dice una ricerca del Ciset. Una spesa in costante crescita, più 5,3% rispetto al 2014, in media 80 euro a testa al giorno e se il 30% del budget è investito su mare e spiaggia, un altro 35% se ne va tra ristoranti e locali. I dati della Regione su arrivi e presenze registrati l’anno scorso mettono sul podio i visitatori di lingua tedesca: dalla Germania rispettivamente quasi 900mila arrivi e 7,5 milioni di presenze ; dall’Austria 463mila e 2,4 milioni e dalla Svizzera 123mila e 900mila. Per altro proprio ieri, ad ulteriore conferma dell’attrazione turistica del Veneto, sono stati resi noti dal Centro studi di Firenze, i dati sull’incremento turistico degli ultimi 20 anni nelle principali città d’arte italiane: ebbene, in testa alla classifica nazionale, con un dato del +118% c’è Padova; seguita da Venezia (più 110%), mentre Verona è sesta(+65%). «Ovvio che monitoreremo le prenotazioni, per capire se la notizia della Bild avrà un impatto — conclude Michielli — ma un po’ di controllo in più sugli abusivi in spiaggia non sarebbe stato male farlo anche l’anno scorso, due anni fa, tre anni fa». «Non credo ci sia davvero un tentativo di reclutare gente che vende borse contraffatte per convincerli a farsi esplodere — fa eco Antonello De Medici, presidente di Federturismo Veneto —. Non criminalizziamo i vu’ cumprà, perché c’è il rischio che qualcuno faccia delle sciocchezze. L’allarmismo non fa bene a chi deve fare investimenti e a chi deve pianificare destinazioni: non rincorriamo le bufale del web, piuttosto facciamo una battaglia contro la contraffazione».
Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, invita alla cautela: «Notizie come questa alla vigilia dell’apertura della stagione possono diventare un boomerang per località come la nostra, che ospita migliaia di turisti tedeschi e potrebbe portare gravi conseguenze all’economia». «Ma davvero Libero, un giornale italiano, ha lanciato per primo una notizia che fa male all’economia italiana?», scuote la testa incredulo Giorgio Talon, sindaco di Eraclea che lo scorso anno ha fronteggiato il caso del condominio Mimose trasformato in centro di accoglienza per i richiedenti asilo. «Giovedì c’è il Comitato per l’ordine pubblico, confidiamo che il prefetto possa dare le dovute garanzie agli operatori, ai cittadini e ai turisti che arriveranno. Sindaci e operatori stanno lavorando per rendere il soggiorno più gradevole e sicuro».
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Berti Si vuole impedire ai turisti tedeschi di fare le vacanze nel Veneto
Michielli Più controlli sugli abusivi in spiaggia andavano fatti già da anni
Zoggia Questa notizia alla vigilia della stagione può essere un boomerang