Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Associazioni sotto choc In procura nuovo magistrato per accelerare l’inchiesta
VICENZA Lo choc è forte, le reazioni sono di segno diverso. La notizia del prezzo colpisce duro anche sul fronte delle associazioni. Da un lato l’avvocato Renato Bertelle, che vede il prezzo fissato ieri come l’esito di una banca «per vent’anni cassaforte dei ricchi, ai danni dei piccoli soci» incerto sul da farsi rispetto all’aumento di capitale. Dall’altro il leader di Noi che credevamo nella Bpvi, Luigi Ugone, che può dire «Noi l’avevamo detto, di fronte ai risparmiatori che che in buona fede speravano di riavere un po’ dei loro soldi». E poi c’è chi tenta comunque di guardare avanti, come fa Andrea Beretta Zanoni, portavoce di «Futuro 150» che rimane convinto, pur di fronte «all’impatto devastante» della situazione del prezzo, della necessità di un patto di sindacato che dia voce ai soci locali: «La banca ha comunque ancora un senso per questo territorio, soci e clienti devono dare segnali di crederci a prescindere dal sottoscrivere o meno l’aumento - sostiene Beretta Zanoni -. Il tema è lavorare con la banca e che la banca riprenda a lavorare davvero con il territorio».
Intanto in tribunale arriva il magistrato in più chiesto per far fronte alla mole di lavoro dell’inchiesta su Popolare di Vicenza. È il sostituto procuratore Alessandro Severi che affiancherà i colleghi Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi. A marzo era stato il procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri, con gli uffici ingolfati da oltre 500 esposti di azionisti che si dicono truffati, a chiedere un magistrato distrettuale alla Corte d’Appello di Venezia. Magistrato «che possa esser applicato all’esame di ogni singola posizione e all’iscrizione di eventuali responsabili», aveva spiegato Cappelleri ipotizzando un lavoro che «non si può ragionevolmente pensare di concludere prima di un anno». La Procura generale lo ha accontentato delegando Severi, che torna a Vicenza. Con il suo contributo si vuole velocizzare l’inchiesta, smaltendo la marea di carte acquisite (b.c.)