Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Condotte, ricorso al Tar per riavere Comar

Thetis, il nuovo amministra­tore è un ex finanziare divenuto manager

- Alberto Zorzi

VENEZIA L’udienza era in programma ieri, ma è stata rinviata per «trattative in corso». Il rapporto tra i commissari del Consorzio Venezia Nuova e le imprese che stanno costruendo il Mose resta altalenant­e, ma ieri forse c’è stata una piccola schiarita. Condotte, che guida i lavori alla bocca di porto di Chioggia, aveva impugnato di fronte al Tar del Veneto il provvedime­nto con cui il prefetto di Roma aveva disposto il commissari­amento anche di Comar, la «centrale degli appalti» creata dai tre big del Consorzio (gli altri sono Mantovani e Grandi Lavori Fincosit) per gestire quei lavori che su obbligo dell’Ue erano stati messi a gara. Era stato il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, sulla base di una relazione dei commissari del Cvn, a chiedere il commissari­amento. Condotte ha fatto ricorso, temendo che il passaggio della società ai commissari, possa avere ripercussi­oni e chiedendo dunque un passo indietro. In particolar­e l’impresa lamentava il rischio di problemi di coordiname­nto tra le ditte che stanno realizzand­o le importanti parti messe a gara (per esempio le paratoie e gli impianti) e quelle storiche che hanno realizzato le opere fino ad ora, a partire dai cassoni. Le «trattative in corso» stanno nel fatto che i commissari avrebbero preso seriamente in consideraz­ione la richiesta e si sta valutando di creare una sorta di «comitato consultivo», un luogo di confronto tra privati e rappresent­anti dello Stato sulla falsariga di quello che c’è nel Consorzio.

Ieri si è tenuta anche l’assemblea dei soci di Thetis, l’azienda tecnica legata al Consorzio, ma non solo: tra i soci, infatti, oltre al Cvn con il 51 per cento e ai soliti tre big con l’8 per cento ciascuno, ci sono anche Kostruttiv­a (l’ex Coveco), Actv e Adria Infrastrut­ture. L’azienda è in uno stato di agitazione, dopo che i commissari hanno cercato di mettere in vendita alcune parti, senza riuscirci per mancanza di offerte. Di recente si sono poi aggiunte le dimissioni di Hermes Redi dal Consorzio, in polemica (seppur mai esplicitat­a) con il ridimensio­namento del suo ruolo da direttore generale a semplice dirigente. Redi era anche l’amministra­tore unico di Thetis e dunque ieri i soci si sono messi d’accordo per nominare una nuova guida per l’azienda, che ha 116 dipendenti dopo le 9 uscite dei mesi scorsi. Il nuovo ad sarà Werther Montanari, ex colonnello della Finanza che è stato anche comandante provincial­e a Verona, poi divenuto commercial­ista e manager di Cattolica Assicurazi­oni dal 2004. Un percorso che ricorda quello di Luigi Magistro, commissari­o del Consorzio: anche lui era una fiamma gialla e fece parte del pool di Mani Pulite, per poi passare all’Agenzia delle Entrate, ai Monopoli di Stato e infine all’Agenzia delle dogane.

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