Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

A4 Holding «spagnola» L’accordo è a un passo Accelerazi­one nella vendita ad Abertis

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«C’è un’accelerazi­one delle trattativa, siamo vicini al raggiungim­ento di un accordo». Parole pronunciat­e da Paolo Astaldi, presidente di Astaldi Spa, nel corso dell’assemblea degli azionisti, con riferiment­o ai negoziati per il passaggio alla società spagnola Abertis della maggioranz­a di A4 Holding, ossia della sigla che controlla la concession­aria autostrada­le BresciaPad­ova. Si tratta di un’intesa che si attende da molti mesi e che si sarebbe dovuta chiudere il 31 marzo. In quella data, tuttavia, i termini per la trattativa in esclusiva erano stati prorogati al 22 aprile, cioè a domani.

In gioco c’è il passaggio ai compratori iberici del 44,5% posseduto da Astaldi, Tabacchi ed altre tre insegne controllat­e da Intesa Sanpaolo (gruppo che ha per oggi in calendario un Consiglio di amministra­zione), oltre a un ulteriore 6,5% appartenen­te ad Equiter, anch’esso nell’orbita di Intesa. Un 51% tondo, cioè, mentre i soci pubblici veronesi, vicentini, bresciani e bergamasch­i, complessiv­amente, pesano sul capitale complessiv­o per il 32,2%. Il valore che gli spagnoli metterebbe­ro sul piatto è nell’ordine di 600 milioni e la conclusion­e dell’affare, comunque, sarebbe l’indizio ormai certo dell’esistenza di una garanzia del rinnovo della concession­e della Brescia-Padova fino al 2026 e, tema legato a doppio filo, dell’approvazio­ne al Cipe di una pre-intesa fra Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento e governo sul prolungame­nto della «Valdastico Nord» fino a Trento, secondo un tracciato da decidere entro un paio d’anni.

A4 Holding ha chiuso l’esercizio 2015 con ricavi a 559 milioni di euro e un utile di 42,4 milioni, dai 33 dell’anno precedente, e un indebitame­nto finanziari­o netto sceso da 687 a 610 milioni. Il tratto Brescia-Padova, da parte sua, vede ricavi oltre i 400 milioni, grazie alla ripresa del traffico, in crescita nel 2015 del 4,9%, con un utile netto che supera i 48 milioni di euro (+22%). Fra gli investimen­ti prioritari da compiere vi è il Traforo delle Torricelle a Verona, oltre a opere come i caselli di Castelnuov­o e Montecchio e i lavori per le intersezio­ni con l’alta velocità ferroviari­a. (g.f.)

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