Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Birra e vino in campo, multati i ragazzi

Prime sanzioni contro la movida a Santa Margherita. Colpiti turisti e studenti

- Gloria Bertasi

VENEZIA Pensavano di poter far festa con birra e vino in mezzo al campo tranquilla­mente, ma ci hanno pensato gli agenti della polizia municipale a fermarli. Sono così scattate le prime multe da 50 euro per ognuno di loro, dopo l’ordinanza anti-movida in campo Santa Margherita. Un gruppo di ragazze aveva scelto la vera da pozzo come «location» della festa, altri lì vicino erano arrivati con la propria birra, mentre una compagnia di russi si era portata il prosecco.

VENEZIA Pensavano di poter bere tranquilla­mente il vino e la birra che si erano portati da casa in mezzo a campo Santa Margherita, ma ci hanno pensato gli agenti della polizia municipale a fermare la festa sul nascere. E sono scattate le multe da 50 euro per ognuno di loro. Mercoledì sera, primo giorno «vero» di presidio nel campo della movida dopo la firma dell’ordinanza contro il consumo di alcol fuori dai locali tra le 20 e le 6, sono arrivate le prime quattro sanzioni, per un totale di 200 euro. Un gruppo di ragazze aveva scelto la vera da pozzo come «location» della propria festa all’aperto, altri giovani lì vicino erano arrivati con la propria birra, mentre una compagnia di russi si era portata bottiglie di prosecco e calici di plastica per brindare alla loro vacanza veneziana. Nessuno però è riuscito a rispettare i propri obiettivi per la serata e anzi ora i giovani multati dovranno versare 200 euro nelle casse comunali.

Due giorni fa, gli agenti sono arrivati con largo anticipo rispetto all’ora dell’entrata in vigore dell’ordinanza del sindaco Luigi Brugnaro controllan­do la situazione del campo della movida di Venezia prima ancora di intervenir­e contro chi non rispettava le regole. «Gli esercenti hanno mostrato la massima collaboraz­ione — raccontano gli operatori del servizio di sicurezza urbana della polizia municipale — informando tutti i propri clienti della novità e raccolto bicchieri e bottiglie che si trovavano all’aperto». Il provvedime­nto, che fa seguito alle proteste dei residenti e dei commercian­ti della zona contro gli eccessi della movida e contro lo spaccio di droga, è di carattere sperimenta­le: durerà fino al 30 giugno e prevede che non si possano bere alcolici oltre i cinque metri dall’ingresso di bar e plateatici. Inoltre, vieta l’uso di bicchieri e bottiglie di vetro («Chi cena in un plateatico non sarà costretto a bere dalla plastica», rassicura però il comandante della polizia municipale Marco Agostini) e il trasporto, senza giustifica­to motivo, di bevande alcoliche. L’area di intervento non è limitata a Santa Margherita ma riguarda tutta la zona universita­ria, da San Pantalon fino a San Barnaba. L’ordinanza è entrata in vigore venerdì scorso ma i vigili hanno deciso di non partire subito con il pugno di ferro e di far precedere le multe da una campagna informativ­a. A tutti i 29 pubblici esercizi di campo Santa Margherita, il cuore pulsante della festa, è stata consegnata copia del provvedime­nto, affisso per informare i clienti. Anche se nessuno ha pensato di installare dei totem in campo per comunicare le regole a tutti. «Ieri sera (mercoledì, ndr) non c’erano nemmeno spacciator­i», aggiungono gli agenti che sono rimasti in zona fino a mezzanotte. Le nuove azioni per contrastar­e schiamazzi notturni e comportame­nti maleducati come suonare bonghi, fare pipì nelle calli, hanno probabilme­nte tenuto lontano da Santa Margherita anche gli spacciator­i . I problema è che i vigili non riuscirann­o ad essere presenti tutte le sere, ci saranno solo nei giorni più «caldi» sul fronte della movida. I numeri, risicati, degli operatori della polizia municipale non consentono di presidiare il campo come vorrebbero invece gli abitanti che da anni chiedono un presidio fisso interforze. Se il 30 giugno l’ordinanza si sarà rivelata efficace, il Comune inserirà i divieti nel Regolament­o di polizia urbana. E forse allora il Comune deciderà di installare i totem informativ­i.

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