Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Investito da un’auto mentre fa jogging muore comandante dei carabinieri
Pederobba, alla guida una giovane mamma. Il luogotenente, 50 anni, lascia due figli
Aveva lasciato i figli e la moglie a casa, e come ogni mattina era andato a correre lungo la strada provinciale 26, che dalla Feltrina porta a Possagno. Mariano Stefani, 50 anni, luogotenente e comandante della stazione dei carabinieri di Pederobba, però non è più rientrato. Travolto da un’auto, il militare dell’Arma, originario di Valstagna nel Bassanese, è morto sul colpo.
La notizia si è subito diffusa in paese dove il maresciallo, in servizio a Pederobba dal 2009, era molto conosciuto e stimato. Il comune, che due anni fa gli aveva conferito un riconoscimento per aver salvato un aspirante suicida, ha subito dichiarato il lutto cittadino.
Il comandante poco prima delle 8 stava correndo in direzione Cavaso quando ha tentato di attraversare la strada senza accorgersi che alle sue spalle stava sopraggiungendo una Volkswagen Golf condotta da una 42enne di Covolo di Pederobba. La donna, che viaggiava in macchina con un bambino piccolo, non stava procedendo ad alta velocità. Nonostante ciò, quando Stefani ha attraversato la provinciale, l’automobilista non ha fatto in tempo a frenare e l’ha travolto. Il 50enne è finito contro il parabrezza ed ha impattato contro il montante della vettura prima di cadere sull’asfalto. A Pederobba, assieme al 118, sono intervenuti subito gli agenti della polizia stradale che hanno raccolto le testimonianze della 42enne, che dovrà rispondere in base alle nuove norme del reato di omicidio stradale, e di un altro automobilista che al momento della tragedia proveniva dal senso opposto di marcia. La donna, la cui vettura non ha lasciato segni evidenti di frenata sull’asfalto, ha spiegato di non aver potuto far nulla per evitare l’impatto.
Saputo di quanto accaduto a Pederobba sono arrivati il comandante provinciale dei carabinieri Ruggero Capodivento, il comandante del comando di Montebelluna Sabatino Piscitello e i sindaci di Pederobba e Cavaso del Tomba. La morte di Stefani è stato uno choc per tutti i suoi colleghi, a partire dai militari che ogni lavoravano affianco al luogotenente ogni giorno.
«Stefani lascia un grande vuoto – ha detto costernato Capodivento -. Era molto ben voluto, disponibile. Ha dimostrato in più occasioni il suo grande valore».
Stefani aveva seguito le orme di suo padre Luciano, appuntato dei carabinieri in pensione scomparso lo scorso anno. Era entrato nell’Arma nel 1984 prestando servizio a Milano, in Trentino Alto Adige (a Cavalese e Bolzano) per poi ritornare in Veneto.
Prima di diventare comandante di stazione a Pederobba, aveva lavorato a Crocetta del Montello. Sposato con Antonella Cavalli, originaria come lui del Bassanese, il comandante lascia i suoi due amati figli, Erica e Davide, la mamma Leonilde e il fratello Paolo.