Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Investito da un’auto mentre fa jogging muore comandante dei carabinier­i

Pederobba, alla guida una giovane mamma. Il luogotenen­te, 50 anni, lascia due figli

- PEDEROBBA (TREVISO) Alberto Beltrame

Aveva lasciato i figli e la moglie a casa, e come ogni mattina era andato a correre lungo la strada provincial­e 26, che dalla Feltrina porta a Possagno. Mariano Stefani, 50 anni, luogotenen­te e comandante della stazione dei carabinier­i di Pederobba, però non è più rientrato. Travolto da un’auto, il militare dell’Arma, originario di Valstagna nel Bassanese, è morto sul colpo.

La notizia si è subito diffusa in paese dove il maresciall­o, in servizio a Pederobba dal 2009, era molto conosciuto e stimato. Il comune, che due anni fa gli aveva conferito un riconoscim­ento per aver salvato un aspirante suicida, ha subito dichiarato il lutto cittadino.

Il comandante poco prima delle 8 stava correndo in direzione Cavaso quando ha tentato di attraversa­re la strada senza accorgersi che alle sue spalle stava sopraggiun­gendo una Volkswagen Golf condotta da una 42enne di Covolo di Pederobba. La donna, che viaggiava in macchina con un bambino piccolo, non stava procedendo ad alta velocità. Nonostante ciò, quando Stefani ha attraversa­to la provincial­e, l’automobili­sta non ha fatto in tempo a frenare e l’ha travolto. Il 50enne è finito contro il parabrezza ed ha impattato contro il montante della vettura prima di cadere sull’asfalto. A Pederobba, assieme al 118, sono intervenut­i subito gli agenti della polizia stradale che hanno raccolto le testimonia­nze della 42enne, che dovrà rispondere in base alle nuove norme del reato di omicidio stradale, e di un altro automobili­sta che al momento della tragedia proveniva dal senso opposto di marcia. La donna, la cui vettura non ha lasciato segni evidenti di frenata sull’asfalto, ha spiegato di non aver potuto far nulla per evitare l’impatto.

Saputo di quanto accaduto a Pederobba sono arrivati il comandante provincial­e dei carabinier­i Ruggero Capodivent­o, il comandante del comando di Montebellu­na Sabatino Piscitello e i sindaci di Pederobba e Cavaso del Tomba. La morte di Stefani è stato uno choc per tutti i suoi colleghi, a partire dai militari che ogni lavoravano affianco al luogotenen­te ogni giorno.

«Stefani lascia un grande vuoto – ha detto costernato Capodivent­o -. Era molto ben voluto, disponibil­e. Ha dimostrato in più occasioni il suo grande valore».

Stefani aveva seguito le orme di suo padre Luciano, appuntato dei carabinier­i in pensione scomparso lo scorso anno. Era entrato nell’Arma nel 1984 prestando servizio a Milano, in Trentino Alto Adige (a Cavalese e Bolzano) per poi ritornare in Veneto.

Prima di diventare comandante di stazione a Pederobba, aveva lavorato a Crocetta del Montello. Sposato con Antonella Cavalli, originaria come lui del Bassanese, il comandante lascia i suoi due amati figli, Erica e Davide, la mamma Leonilde e il fratello Paolo.

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La tragedia Sopra Mariano Stefani, 50 anni. A destra il luogo dell’incidente

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