Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il pane di Rizzo torna nel negozio di Roncalli
I proprietari: potevamo affittarlo a cinesi, ma così difendiamo Venezia
VENEZIA Un brindisi inaugurale dopo gli ultimi ritocchi. Ieri il panificio Rizzo ha inaugurato ufficialmente il nuovo punto vendita in Rio Terà San Leonardo, aperto poco prima di Pasqua. È al civico 1332 di Cannaregio, che fu sede della storica merceria Mandich, dove il patriarca Angelo Roncalli andava a comprare i calzini. Ne era proprietario Lucio Rosa e alla scomparsa i figli avevano affittato prima ad un negozio di abbigliamento, poi di maschere. Scaduto il contratto, erano arrivate offerte di bazar. «Mio padre non avrebbe mai approvato – racconta Raffaele Rosa, giornalista e proprietario con la famiglia del locale – E cosi ci siamo detti: visto che Rizzo ha chiuso, perché non proporlo a loro?». Ieri i Rosa, il capostipite Alfredo Rizzo e i figli Nicola, Guido e Michela, hanno brindato insieme: con un po’ di sacrificio da parte di tutti, torna in Strada Nuova un negozio di vicinato storico in un quartiere ancora popoloso, che non si rassegnava a rinunciare al pane artigianale, alle colombe, alle focacce e alle mille forme di panini impastati, messi in forma, lievitati e cotti nel laboratorio di Cannaregio. I Rosa hanno abbassato l’affitto, i Rizzo hanno ristrutturato il locale chiamando solo maestranze veneziane. Un’apertura a tempo di record.
«A Venezia leggiamo e documentiamo di negozi storici che chiudono in continuazione per finire in mano a cinesi di turno o altro – dice Rosa Anche questo negozio ha rischiato di farlo, ma per l’amore che entrambi abbiamo per questa città, per la zona in cui siamo nati e cresciuti, abbiamo deciso di fare uno sforzo».
Doppio sacrificio La famiglia Rosa ha ridotto l’affitto, i Rizzo hanno ristrutturato a tempo di record