Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’area pedonale si allarga, tutti insorgono
Mestre, l’idea di nuovi divieti tra via Verdi e la Riviera fa arrabbiare residenti e negozianti
Automobili bandite in riviera XX Settembre, si allarga la zona pedonale del centro di Mestre e arrivano le telecamere a bloccare il traffico in via Verdi, via Mazzini e via Filzi. L’assessore alla Mobilità Renato Boraso ha deciso: «Ci sarà una vasta area pedonale come in via Rosa». Un fulmine a ciel sereno e adesso tutti protestano. Il Comitato dei residenti, i negozianti, le associazioni di categoria. L’ex assessore Bergamo ride: «Vedo che stanno recuperando tutti i nostri progetti»
Automobili bandite in riviera XX Settembre, si allarga la zona pedonale del centro di Mestre e arrivano le telecamere a bloccare il traffico in via Verdi, via Mazzini e via Filzi. I cantieri della riqualificazione della zona, con la pavimentazione in porfido e in trachite e il nuovo arredo urbano, sono al rush finale e l’assessore alla Mobilità Renato Boraso ha deciso: «Ci sarà una vasta area pedonale come in via Rosa».
La novità ha colto di sorpresa commercianti e residenti, spiazzati dalla scoperta che, se il ministero dell’Interno dirà sì, arriveranno le telecamere ma spariranno le auto. «È tutta la giornata che ricevo telefonate di abitanti infuriati - dice Fabrizio Coniglio del comitato Mestre Off limits - In campagna elettorale sembrava che dovessero sparire tutte le Ztl, aspettiamo di capire meglio ma se l’area viene bloccata sarà un disastro». La pedonalizzazione e la conseguente limitazione del traffico, per Boraso, non sono dettati da questioni di viabilità. «Ci sono zone, come via Mazzini e via Mestrina, dove i residenti sono esasperati dalle cattive frequentazioni, così aumentiamo la sicurezza», dice. Immediata la replica di Coniglio: «Bastassero due plateatici a eliminare il degrado, Santa Margherita sarebbe il paradiso». Ai primi di maggio Mestre off limits si riunirà per valutare le azioni e le proposte da avanzare al Comune. Sulla Ztl della Riviera, in realtà, la battaglia prosegue da anni: quando la scorsa amministrazione decise di limitare il traffico, il Comitato fece ricorso al Tar, vincendo, ma l’amministrazione ricorse al Consiglio di stato che deve pronunciarsi. «La giunta sta riconoscendo la fondatezza delle scelte precedenti, basti pensare alla bretella di piazza Barche o alla stessa gestione delle Ztl», commenta l’ex assessore alla Mobilità Ugo Bergamo che all’epoca era stato duramente attaccato dall’opposizione, nelle cui fila militava anche Boraso. Oggi, Bergamo si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «A fronte di critiche feroci e di una rivoluzione
Coniglio Non erano queste le promesse elettorali
Il bar Sarà più bella per tutti la passeggiata
Franceschi Boutade senza un piano della viabilità
annunciata in campagna elettorale non vedo azioni conseguenti - dice - dov’è la linea che collega piazza Barche a Venezia? O quella per Burano da Ca’ Noghera? Per non parlare del restyling di piazzale Cialdini, avessi fatto io lo steccato (il bicipark, ndr) mi avrebbero massacrato. Il mio progetto per l’area era stato bollato come non degno di Mestre». «Il sindaco ci ripensi — dice Alvise Canniello, di Ncd Area popolare — nel programma era stato scritto che le zone a traffico limitato sarebbero state eliminate per rilanciare il centro città dopo i tanti cantieri aperti».
I negozianti di via Verdi e della riviera sono allarmati. «Il progetto di riqualificazione è tutto sbagliato, ghettizza chi è oltre il canale aperto», tuonano alla boutique Yorkclub, all’angolo con via Verdi. «Se passa la pedonalizzazione, dovremo trovare un altro negozio - dicono al Baby Bazar, negozio di scambio di abiti e giochi per bimbi in via Verdi - nel progetto originale qui doveva restare zona di passaggio e sosta veloce». Unica voce fuori dal coro, i gestori del bar Riviera: «Siamo contenti, avremo il plateatico e la via ora è più bella, passa già più gente». Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti, è sempre stato favorevole all’allargamento della passeggiata pedonale, oggi però è critico nei confronti dell’amministrazione. «Non ho mai sentito che le Ztl aumentano la sicurezza - dice - questa motivazione non regge, dopo di che nessuno sapeva alcunché, non c’è stato confronto né pare ci sia un disegno di viabilità, è solo un fulmine a ciel sereno, chi investe deve sapere cosa aspettarsi dall’amministrazione, altrimenti nessuno rischierà più in città».