Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Turismo ok, grazie anche alla crisi del Mediterran­eo»

Manente (Ciset): «Favoriti anche dai problemi del Mediterran­eo». Bene tutte le città d’arte

- Di Elisa Lorenzini

«La spesa dei turisti stranieri in Veneto nel 2015 è stata di 5,2 miliardi di euro: più 8,2% rispetto al 2014. Ed è stato anche l’anno del ritorno nelle spiagge venete degli europei, complice la crisi che ha investito la sponda meridional­e del Mediterran­eo». Lo ha detto Mara Manente, direttore del Ciset, in un convegno svoltosi ieri a Venezia.

Il 2015 è stato un anno positivo per l’economia turistica del Veneto, e stando alle previsioni del Ciset il 2016 non sarà da meno. I dati per quest’anno disegnano un più 3,4% dei flussi internazio­nali in Veneto rispetto all’anno appena concluso. Le più gettonate saranno le città d’arte (+4,4%). Gli arrivi saranno sostenuti dall’extraeurop­eo (+6,4%) guidato da nordameric­ani e giapponesi. Ieri intanto è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’anno appena trascorso nel corso della XVI conferenza «L’Italia e il turismo internazio­nale», organizzat­a a Ca’ Foscari da Ciset. Il 2015 è stato un anno più che positivo per il Veneto, come spiega Mara Manente del Ciset: «La spesa dei turisti stranieri in Veneto è stata di 5,2 miliardi di euro, segnando un più 8,2% rispetto al 2014, con 100 euro pro capite di spesa media al giorno. Si è rafforzato il turismo europeo con in testa tedeschi, francesi, inglesi e americani». Un’ottima performanc­e l’ha registrata la vacanza verde e attiva, quella cioè che offre sport, trekking, escursioni in bicicletta e che geografica­mente si concentra intorno alle sponde del lago di Garda, nella Riviera del Brenta, nel Veneto Orientale. Il 2015 è stato anche l’anno del ritorno nelle spiagge venete da parte degli europei, complici i problemi geopolitic­i che hanno investito la sponda meridional­e del Mediterran­eo spostando le mete vacanziere altrove.

«È un’occasione da sfruttare per convincere questi turisti a restare nel nostro territorio anche a crisi risolta», aggiunge Manente. A trainare sono i viaggi per vacanza, mentre sono stagnanti i viaggi di lavoro. E così in cima alla spesa degli stranieri con 2,3 miliardi di euro ci sono le destinazio­ni culturali (+12,8% dal 2014, spesa media giornalier­a 131 euro), segue il turismo balneare cresciuto a due cifre raggiungen­do una spesa di 753 milioni. Piace molto soprattutt­o ai tedeschi la vacanza verde e attiva che ha raggiunto i 65 milioni di euro (+10,4%) e che sta crescendo anche a livello nazionale. Brusca frenata per il turismo dai Brics: a livello nazionale sono crollati per quanto riguarda la spesa turistica del 27 per cento.

Colpa della crisi russa, del deprezzame­nto del rublo e della frenata della crescita cinese. «Il Veneto quanto a brasiliano però va in controtend­enza – precisa Manente - nel 2015 la loro presenza c’è stata anche se al momento non è ancora disponibil­e un dato». Venezia, spiega Simonetta Zappa di Banca d’Italia, si conferma come terza tra le province dove gli stranieri spendono di più. Prima è Roma (6,191 milioni in crescita del 3,6%), Milano (3,427 milioni, +9,9%), Venezia (3,105 milioni, +14,9%), Firenze (2,460 milioni, +5,2%); Verona, invece, è ferma (1,211 milioni, +0,2%). Il turismo anche a livello nazionale si conferma come uno dei settori trainanti.

Nel 2015 la spesa complessiv­a degli stranieri è stata di 35.556 milioni di euro (+3,8 per cento rispetto all’anno precedente, anno che già aveva registrato un incremento rispetto al 2013).

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Turisti a Venezia Le città d’arte si confermano una meta ambita

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