Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Riina jr, libraio rinuncia alla presentazione
Padova, L’editore: «Pressioni mafiose». Bitonci: «Meglio così, era una vergogna»
La libreria «Nexus» di Padova ha annullato la presentazione del libro di Riina jr d’accordo con l’editore trevigiano, Mario Tricarico.
Sì, forse, no. Non ci sarà nessuna presentazione per il libro di Giuseppe Salvatore Riina: la libreria Nexus di Padova, che si era detta disponibile a ospitare il figlio del «capo dei capi» per raccontare il suo libro, ha annullato l’evento in programma venerdì prossimo di comune accordo con l’editore dopo aver tergiversato qualche ora.
Dietro alla decisione ci sono le polemiche (con condanna quasi unanime) divampate in seguito all’annuncio: Frank Afrifa, il titolare ghanese della libreria, parla di pressioni che secondo l’editore trevigiano Mario Tricarico sfiorano addirittura il paradosso «dell’intimidazione mafiosa». Per Riina jr, che ha scontato otto anni e dieci mesi per associazione mafiosa e vive a Padova in regime di libertà vigilata, il nuovo stop arriva dopo il primo rifiuto da parte della libreria Feltrinelli, dopo la levata di scudi preventiva di molte altre librerie padovane e dopo la controversa intervista nel salotto della trasmissione di Rai1 Porta a Porta di Bruno Vespa. Afrifa, l’unico libraio che aveva accettato di ospitare Salvuccio, ha gettato la spugna. «Ha vinto l’ipocrisia — dice il titolare della Nexus —. Sto leggendo il libro e non mi sembra pericoloso, ma sono un pesce piccolo tra tanti squali e ho paura per la mia attività: la situazione potrebbe travolgermi, anche perché sono straniero».
La libreria padovana si trova in via Beato Pellegrino tra la sede del Pd e il dipartimento universitario di Studi linguistici e letterari. «Le pressioni sono arrivate dal Partito democratico e dai docenti dell’Ateneo — spiega Frank —. Inoltre so che anche il Comune è contrario all’iniziativa, mentre il proprietario dell’immobile mi ha consegnato una lettera di diffida: resto contrario alla censura ma non posso rischiare di perdere la licenza per un evento». Per smorzare i toni Frank aveva proposto di estendere l’invito a un esperto di mafia. «Mi sono rifiutato — replica Tricarico —. Il contraddittorio si fa in altre sedi, non certo durante la presentazione di un libro: con l’intervento di qualche trombone politico si rischiava di degenerare in scontri verbali e magari anche fisici. Oggi tutti si riscoprono antimafiosi, ma la mafia si può intendere in tanti modi: questo povero libraio credeva di vivere in una città democratica, mentre le istituzioni che gli hanno impedito di organizzare l’evento con minacce implicite ed esplicite hanno agito in modo quasi mafioso».
A questo punto la presentazione del libro sembra giunta al capolinea. O quasi: «Siamo stufi, non cercheremo altre librerie — assicura Tricarico —. A Padova ci sono diversi librai che vorrebbero presentare l’opera, ma di fronte a questo tipo di pressioni indebite non voglio mettere in pericolo nessuno: potremmo affittare una sala privata, ma è solo un’ipotesi». Tricarico conferma che la settimana prossima una troupe della Bbc sarà a Padova per intervistare Riina jr e che le vendite («decine di migliaia») vanno a gonfie vele. «Trovo vergognoso che Riina e il suo editore speculino sulle tragedie umane per fare soldi — conclude il sindaco Massimo Bitonci —. Per rimediare dovrebbero come minimo versare tutto quello che hanno guadagnato con questo libro alle famiglie delle vittime». Intanto ieri Frank ha venduto due copie. «Un cliente è venuto apposta per comprare il libro dopo aver letto il giornale. I dibattiti? Continuerò a farne, ma niente mafia».