Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La Soprintend­enza: via le rampe dai ponti disabili e opposizion­e accusano la giunta Lavezzo: dove sono finiti i soldi? Il M5S: Brugnaro mantenga le promesse

- VENEZIA E.Lor. – G.B.

Le usano i disabili con problemi di mobilità, ma anche chi fa la spesa e si trascina il «carretto» pieno fino a casa; le usano i genitori con i bimbi in passeggino e i turisti con valigie al seguito. Le 14 rampe sui ponti attraversa­ti in autunno dalla Venice Marathon sono utili, se non fondamenta­li, per migliaia di persone. Eppure, ogni primavera la Soprintend­enza chiede di toglierle perché troppo brutte per Venezia. Nei giorni scorsi, da palazzo Ducale è arrivata, puntuale come tutti gli anni, la sollecitaz­ione ad eliminarle. Il risultato? Le rampe al ponte della Pietà sono sparite.

«È un problema vecchio di dieci anni, ma le passerelle non servono solo ai disabili dice Giampaolo Lavezzo, storico portavoce della categoria a Venezia - è vero, sono brutte e non costano nemmeno poco. Perché allora non sistemare un paio di questi ponti ogni anno e risolvere definitiva­mente il problema?». Per ora il Comune vorrebbe mantenere le passerelle fino a giugno, quando chiudono le scuole. «Vediamo se con qualche piccolo intervento di manutenzio­ne, riusciamo nel nostro obiettivo», dice l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariott­o. Delle 14 rampe, dieci sono in capo a Ca’ Farsetti, due alla Fondazione Biennale e una al Porto: servirebbe­ro dunque fondi per intervenir­e su nove passerelle, visto che quella al ponte della Pietà non c’è più, e a bilancio di previsione del 2016 ci sono 300 mila euro per il Piano Eba. «Stiamo lavorando ad alcuni progetti per rendere accessibil­e la direttrice tra piazzale Roma, strada Nuova, Zattere e riva degli Schiavoni, come da programma elettorale del sindaco», aggiunge Zaccariott­o.

In realtà, Venezia è dotata un piano di azioni molto corposo fin dal 2004 e, suggerisce Lavezzo, «basta studiarlo e applicarlo, dopo di che ben vengano altri itinerari accessibil­i oltre ai 13 già realizzati». Le legge impone di accantonar­e il 10 per cento degli oneri di urbanizzaz­ione all’Eba e a suo tempo il Comune scelse di portare la percentual­e a 20. «Si tratta di somme importanti, trai2 e i 3 mili on il’ anno-conclude-dove sono finiti ?». La questione dell’ accessibil­ità a breve sarà oggetto di confronto in commission­e Lavori pubblici e Bilancio, M5S e Pd vogliono infatti chiariment­i dalla giunta. «Sembra che tutti i progetti si siano arenati, le promesse fatte in campagna elettorale vanno mantenute spiega Elena La Rocca (M5S) Ci risulta che sia stato abbandonat­o l’intervento, già finanziato con 300 mila euro, per il ponte del Vin: dove finiranno quei soldi?». La scorsa estate il circolo del Pd di Cannaregio ha realizzato una mappatura della città in cui emergono 29 punti critici. A novembre, Andrea Ferrazzi (Pd) ha depositato una mozione che chiede alla giunta come intenda intervenir­e. Ora, sei mesi dopo, il documento sarà affrontato mercoledì in commission­e.

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(VIsion) Brutte e usate Una delle passerelle messe sui ponti per la Venicemara­thon

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