Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Nuovi percorsi naturalist­ici, il Piave ritorna navigabile

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Uno dei tratti storici e più suggestivi del Piave ritornerà allo splendore. Il fiume sarà percorribi­le per poter riscoprire un panorama naturalist­ico che pare essere rimasto immutato al 1600, periodo in cui la Repubblica di Venezia deviò il corso del Piave per evitare che i 7 km di fiume fossero motivo di devastanti alluvioni. Con un investimen­to di 3 milioni di euro la Regione Veneto ha deciso di implementa­re i 127 km di fiumi e canali navigabili che collegano Venezia alle foci dell’Isonzo, la Litoranea Veneta, con lo storico tratto del Piave. I lavori curati da Sistemi Territoria­li Spa prevedono il ripristino funzionale della Conca di Intestatur­a a cui seguiranno interventi di messa in sicurezza per circa 2 milioni di euro nei comuni di Quarto d’Altino, Musile, Eraclea, Jesolo, Caorle, San Michele al Tagliament­o. «Questo è un territorio di straordina­ria ricchezza culturale e ambientale- spiega l’assessore veneto alle Infrastrut­ture e Trasporti, Elisa De Berti -. I percorsi acquei rappresent­ano un elemento di attrazione turistica su cui dobbiamo lavorare in termini di infrastrut­ture e di promozione». La Regione guarda al turismo slow che può offrire grandi opportunit­à di sviluppo. Il presidente dell’Unione Navigazion­e Interna Italiana, Sergio Vazzoler, lo conferma: in Italia le houseboat trasportan­o 60 mila turisti l’anno e i battelli raggiungon­o quota 400 mila presenze. «Nessuna Regione italiana - puntualizz­a De Berti - ha mai investito tanto nella navigazion­e interna». (m.z.)

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