Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Veneto Banca, il grande ribaltone
Fischi a Bolla, vincono le associazioni, Ambrosini presidente: «Presto l’azione di responsabilità»
Svolta all’assemblea di Veneto Banca. A larga maggioranza vince la lista dei soci, incoronando Stefano Ambrosini (foto grande) presidente. Che già in serata si è subito rimboccato le maniche per il cda. «Noi sorvegliati speciali, subito al lavoro», ha detto, annunciando anche l’azione di responsabilità. La Consob: «Presto la convocazione del cda per l’aumento di capitale».
Ribaltone a Veneto Banca, dove la lista delle associazioni porta a casa il nuovo cda. Il ribaltone è andato in scena ieri al Palaexpo di Marghera, in un’assemblea dominata dai colpi di scena, dalla tensione, dalla rabbia dei piccoli azionisti e dal duro confronto tra le due liste in campo - con il presidente Pierluigi Bolla che è tornato tra i fischi ad attaccare in apertura il 37,1% , quella delle due associazioni dei grandi e piccoli soci, la Per Veneto Banca di Matteo Cavalcante e l’Associazione Azionisti guidata da Giovanni Schiavon, che candida a presidente il giurista e avvocato piemontese Stefano Ambrosini, ne incassa 24,1 milioni, il 57,9%. Il boato nell’angolo della sala con i sostenitori di Ambrosini è immediato. Il risultato è a sorpresa, almeno chiama al podio. «È capitato il pasticcio che avevo previsto, quando avevo detto che bisognava prima mettere ai voti il numero preciso di membri del cda - dice il giurista, tono pacato ma deciso -. Abbiamo concordato con Bolla la soluzione: proporre un cda a 14 membri. Va messa ai voti». Passa con il 94%. È la scelta che sblocca l’impasse e segna la svolta. Il resto dell’assemblea, con il voto sui compensi al cda (sì dall’89%) e ai dirigenti avanza. L’attesa è tutta sull’esito del voto per il cda, che arriva poco dopo. Con Ambrosini, nella lista dei soci, sono eletti Carlotta De Franceschi, Matteo Cavalcante, Giovanni Schiavon, Roberto Nevoni, Dino Crivellari, Maria Cristina Bertellini, Laura Dalla Vecchia, Aldo Locatelli, Debora Cremasco, Fabio Bassan e Michele Padovan; dalla lista del cda sono eletti in due: con Bolla, l’amministratore delegato Cristiano Carrus.
Un esito in cui si sono saldati i voti dei grandi e dei piccoli soci. Le due associazioni partivano da una base del 10-12%. Hanno potuto beneficiare di sicuro su un’astensione di almeno parte degli azionisti istituzionali (che valgono per il 7%) e che può spiegare in parte